ACICASTELLO – “Le indagini sono in corso e speriamo nel giro di pochi giorni di chiudere il cerchio sulla vicenda”. A parlare a NewSicilia è il capitano Marco Salomone, comandante dei carabinieri di Acireale, uno fra i primi ad arrivare sul posto dopo l’incidente avvenuto ad Acicastello tre giorni fa.
“Abbiamo acquisito una trentina di telecamere dei circuiti di videosorveglianza della zona e le stiamo esaminando. Che ci sia stato un acceso diverbio all’interno del locale Mama Sea lo confermiamo ma è stata una discussione che si è scatenata per futili motivi: uno spintone, una spallata, forse donne. Che questo però sia strettamente legato a ciò che è accaduto fuori dal locale è ancora da appurare”.
Certo sembra strano pensare come una coincidenza che due ragazzi che poco prima hanno discusso animatamente all’interno del locale, una volta usciti vengono investiti da una Peugeot 1007 e finiscono in ospedale uno con il bacino rotto e l’altro in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione con la prognosi sulla vita: le sue condizioni rimangono stabili, è tenuto sotto costante osservazione dall’equipe medica del professore Carmelo Denaro.
C’è dell’altro dietro? Questo non è dato sapere e a noi non rimane che attenerci a quanto viene confermato da fonti ufficiali.
Quella sera però uno dei due stava festeggiando i suoi 34 anni al Mama Sea. Di lui ancora non si conoscono le generalità, dato che il fascicolo è in mano alla magistratura, e si sa solo che ha precedenti penali per rapina e lesioni.
Prima uno sguardo di sfida, poi la lite, l’investimento e dunque la corsa in ospedale con un braccio, una gamba e l’orbita oculare maciullati.
E per quanto riguarda, invece, la Peugeot 1007 trovata bruciata a Nicolosi? C’è attinenza?
“Al momento non abbiamo dati che ci portino ad un collegamento diretto fra le due cose. Stiamo indagando anche su questo e riteniamo che le notizie diffuse da altri organi di stampa siano state superficiali e affrettate. Allo stato non abbiamo conferme”.