CATANIA – Sono giunte alcune segnalazioni da parte di Carmelo Sofia, esponente del comitato spontaneo Terranostra, il quale descrive le condizioni in cui si trova il centralissimo viale Mario Rapisardi, zona di Catania spesso trafficata.
“A distanza di pochi mesi dall’ultima segnalazione – inizia Carmelo Sofia – la situazione lungo l’intero viale Mario Rapisardi continua a essere caratterizzata dal parcheggio selvaggio, dall’abusivismo commerciale e dalla carenza di segnaletica orizzontale e verticale in alcuni punti. Caos su caos dove, come sempre, a rimetterci è la vivibilità e la sicurezza di un territorio densamente abitato e a forte vocazione commerciale”.
Continua inoltre spiegando che da tempo il comitato spontaneo Terranostra, attraverso il suo componente Sonia Agata Sofia, ribadisce la necessità di dare vita a una cabina di regia dove, accanto all’amministrazione comunale e alle forze dell’ordine, ci siano associazioni e gruppi di cittadini, che con le loro idee e le loro proposte possano contribuire a risolvere le criticità del viale Mario Rapisardi.
“Parliamo di un progetto dettagliato e ad ampio raggio che riguardi principalmente la viabilità”, aggiunge l’esponente.
Ecco cosa richiede il comitato: un traffico sicuro e scorrevole in una strada che negli ultimi anni è stata teatro di troppi incidenti stradali, con auto che travolgono i pedoni mentre attraversavano la carreggiata sulle strisce pedonali.
Abitanti, commercianti e associazioni di quartiere a turno, negli ultimi mesi, hanno lanciato decine di appelli alla sicurezza. Nonostante questo, il viale resta ancora senza adeguati controlli da parte delle forze dell’ordine.
“Vigilanza da impiegare anche contro l’abusivismo commerciale e il parcheggio selvaggio – propone inoltre Carmelo Sofia – altre piaghe del viale Mario Rapisardi che penalizzano non poco gli imprenditori e gli abitanti di questa parte di Catania”.
Ecco perché il comitato Terranostra chiede al primo cittadino di Catania e all’assessore alla Mobilità, di prendere tutti gli opportuni provvedimenti per migliorare la vivibilità di questo territorio. Soluzioni che non prevedano di stravolgere l’attuale piano del traffico sul viale ma, al contrario, possano individuare aree parcheggio nelle strade limitrofe come via XXXI Maggio, via Ammiraglio Caracciolo, via Sabato Martelli Castaldi, via Fava e via Diaz.
In questo modo il viale Rapisardi non verrebbe intasato dalle due e quattro ruote con grossi miglioramenti alla vivibilità del quartiere.
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