CATANIA – La settima edizione delle Vie dei Tesori a Catania si svolgerà dal 5 ottobre al 3 novembre, offrendo ancora una volta l’opportunità di esplorare siti storici e culturali non sempre accessibili durante l’anno. Il programma si estende per cinque weekend, ogni sabato e domenica, e include luoghi inediti e altri molto apprezzati dai visitatori delle edizioni precedenti.
Tra le principali attrazioni dell’edizione 2024, torna l’anfiteatro romano, un monumento che è stato restituito alla città di recente, e che per l’occasione sarà visitabile anche di notte. Altra novità è la biblioteca Ursino Recupero, custode di un tesoro di 290.000 volumi provenienti dalle antiche congregazioni e monasteri soppressi, che apre le sue porte al pubblico, offrendo la possibilità di esplorare codici miniati e volumi cinquecenteschi.
Un altro sito di particolare interesse è San Nicolò l’Arena, la torre offre una vista panoramica sulla città, per Le Vie dei Tesori, anche nelle ore pomeridiane. Non mancheranno i musei meno noti ma altrettanto affascinanti. Il Musca, dedicato alle antiche carrozze, permette di scoprire una collezione unica legata alla storia del trasporto ippico.
Il Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di un collezionista privato, raccoglie migliaia di strumenti di lavoro provenienti dal mondo contadino, testimonianze preziose di un passato ormai dimenticato. Al Ludum, il museo della scienza, grandi e piccini potranno invece divertirsi con esperimenti scientifici interattivi, esplorare un insettario e un planetario.
Il programma di Via dei Tesori a Catania include anche la visita agli atelier d’arte, come la casa-museo di Jean Calogero ad Aci Castello, rimasta intatta dal giorno della sua morte vent’anni fa.
Un viaggio nel tempo tra le opere del pittore onirico, amato da personaggi come Liz Taylor e Gregory Peck. Inoltre, si apriranno le porte dell’Atelier Lo Studio, uno spazio condiviso da cinque artisti contemporanei, e la collezione privata della Fondazione Kalos, che offre uno sguardo privilegiato su una raccolta di antiquariato e opere d’arte minori.
Non solo arte e cultura. Le Vie dei Tesori a Catania aprirà le porte delle Terme dell’Indirizzo e le Terme della Rotonda, due testimonianze dell’antica Catania romana, mentre i visitatori potranno visitare anche il Palazzo degli Elefanti, sede istituzionale della città, che nasconde affreschi settecenteschi e decorazioni barocche.
Tra gli altri luoghi, ritorna la chiesa di Santa Maria di Gesù, celebre per ospitare la “Madonna con bambino” di Antonello Gagini e un trittico di Antonello da Saliba. Immancabile anche il castello Ursino, costruito da Federico II e rimasto intatto attraverso i secoli, oggi sede di un allestimento multimediale dedicato al compositore Vincenzo Bellini, in vista dei 190 anni dalla sua morte nel 2025.
Un’altra esperienza emozionante sarà la visita alla Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta, un parco naturale che ospita sculture e installazioni di arte contemporanea, offrendo un itinerario diverso. Tornando in città, si potrà accedere al suggestivo ex calzaturificio EGA, un complesso in stile Decò che nasconde un passaggio segreto verso il teatro Dusmet e una chiesa restaurata dopo i bombardamenti.
Alla conferenza stampa organizzata a Palazzo degli Elefanti hanno partecipato il vice sindaco Paolo La Greca, la presidente dell’Associazione Le Via dei Tesori Laura Anello e il responsabile comunale della Direzione Culturale Paolo Di Caro, insieme a Sandro Leone responsabile area Retail Catania di Unicredit, che è main sponsor dell’evento.
“Per quattro settimane, ancora una volta, Catania si ritroverà protagonista di se stessa – ha dichiarato il vice sindaco Paolo La Greca – Sarà possibile visitare l’anfiteatro romano di notte, così come salire sulla cupola di San Nicola anche la sera. Riscoprire il passato è una carta importante per avviare un futuro migliore per la città. Lo scorso hanno Via dei Tesori ha prodotto 18 mila presenze, speriamo di migliorare questo risultato“.
“Catania è una città straordinaria – ha ricordato la presidente Laura Anello – ricchissima di tesori. In questa edizione la perla del percorso è l’anfiteatro romano, che per la prima volta si visita in notturna, quindi sarà sicuramente un’esperienza interessante. Non dimentichiamo il circuito di “case atelier d’artista”, un altro inedito, così come altri lunghi di cultura di proprietà del Comune e della Diocesi. Al visitatore interessa avere una città aperta e raccontata; raccontata grazie ai tanti ragazzi delle scuole che si affiancano ai nostri giovani esperti del patrimonio. Quando è iniziato Via dei Tesori eravamo in cinque o sei – ha ricordato Laura Anello – il progetto nasce dall’attività di un comitato spontaneo dell’Università di Palermo. Allora non ci aspettavamo che Via dei Tesori diventasse un patrimonio collettivo”.
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