CATANIA – Tradizione, cultura, fede, elementi folcloristici: tutto questo sono le candelore. Una storia ed un’evoluzione lunga, ma sempre presente nella tradizione della festa di Sant’Agata. Dodici in totale, ognuna a rappresentare qualcosa di diverso ed una categoria diversa. Tra queste c’è quella del circolo “Sant’Agata”, che racchiude in sé una parte importante della storia della nostra città.
La candelora del circolo, infatti, risale al 1876 sulla spinta ed iniziativa del cardinale Dusmet. Il circolo, infatti, nacque nel 1874, sempre per volere dello stesso: due anni dopo, la nascita del cereo rappresentativo del gruppo. Proprio per questi dati anagrafici, quella del circolo risulta essere la più giovane delle candelore. Caratteristica principale è quella di essere composta da quattro sezioni:
- una base
- scene del martirio di Sant’Agata
- quattro statue diverse raffiguranti santità importati di Catania: la patrona della città, Sant’Euplio (altro protettore di Catania martirizzato nel 304), l’Immacolata (venerata nella provincia etnea fino al 1655) e le anime del purgatorio (in ipotesi anche l’inserimento della statua del cardinale Dusmet)
- un ultimo blocco composto da 4 volte a forma di grifoni.
L’intera struttura è smontabile in tre parti, per favorirne il restauro ed i lavori di vario genere. L’ultimo, quello più importante, risale al 1987: in questa occasione, il cereo fu completamente rinnovato, migliorando le rifiniture in oro e sostituendo la classica boccia sommitale in vetro con delle composizioni floreali come cappello. Inoltre, a contribuire ai circa 650 chilogrammi di peso, ci sono gli stendardi dei vari membri.
Altra curiosità è che fino al 1904 la candelora era conservata nella chiesa di Sant’Agata la Vetere (cattedrale di Catania fino al 1094).
Per quest’anno, come accade da tempo, l’uscita del cereo, in occasione delle festività agatine, è previsto per l’ultima domenica di gennaio (prossimo 25 gennaio). Dopo la consueta promessa con l’arcivescovo di Catania, seguirà la classica offerta floreale in piazza dei Martiri.
Quest’anno, come spiegato dal commissario arcivescovile del circolo Rosario Rizza c’è l’idea di un giro “impegnato” prima dell’inizio dei tre giorni della festa di Sant’Agata: “Per giorno 1 febbraio vorremmo fare una bella festa con e per i bambini in piazza Dante. Per poi spostarci nel reparto pediatrico dell’ospedale Vittorio Emanuele. Ma è solo un’idea. Verificheremo prossimamente la fattibilità della cosa”.