Verso Sant’Agata: “il barocco che cammina”, la candelora dei macellai

CATANIA – Era il 1600 quando i vari gruppi portavano le candele in onore di Sant’Agata, illuminandone il cammino. Poi, negli anni, queste luminarie vennero abbellite sempre di più, fino a diventare quelle che vediamo oggi. Nascono così le candelore e nasce così quella dei macellai. Una delle più antiche confraternite, che ha visto l’evolversi del proprio cereo negli anni.

Come molte delle altre candelore, quella dei macellai è composta da varie parti. Per esattezza quattro:

  1. una base
  2. una parte sovrastante la parte d’appoggio
  3. una fascia centrale
  4. il portacorona

Questo, ovviamente, per favorirne il restauro. Dopo la realizzazione intorno al 1810, l’ultimo ritocco totale risale al 1954, finanziato e gestito dalla confraternita dei macellai. Di recente, nelle prime settimane del 2015, invece, sono stati ripresi in mano gli attrezzi per sostituire alcune lampadine e ricreare alcune scenografie: lo scorso 4 gennaio, infatti, alcune di queste sono state rubate.

Così come negli altri cerei, anche quello dei macellai ha delle statue raffiguranti alcuni martiri: Sant’Antonio, San Isidoro, la Madonna del Carmelo e Sant’Agata. Tra le altre, compare anche quella di San Sebastiano, patrono della categoria di lavoratori.

Tuttavia, la candelora necessita ancora di alcuni ritocchi, tanto che il “rettore” Rosario Stramondo fa un appello all’assessorato ai Beni Culturali: “Abbiamo fatto richiesta di sostegno economico. Quello della nostra candelora è un vero spettacolo: è un barocco spagnolo che merita di essere tenuto nelle migliori condizioni. Purtroppo mancano i fondi. Speriamo in un loro supporto. Li invitiamo a venire a vedere questo «barocco che cammina»”.

Rosario Stramondo, “rettore” cereo mancellai

Proprio in occasione della festa di San Sebastiano, lo scorso 20 gennaio, la candelora ha fatto il suo “esordio” sulle strade di Catania (zona Castello Ursino), dando un “assaggio” della sua bellezza.

[wpvp_embed type=youtube video_code=sM3oXH2EQOI width=670 height=377]

I suoi magnifici 850 chilogrammi, “messi in moto” da 8 persone, potranno essere ammirati a partire da giorno 27, in cui è previsto un giro per la città, passando tra alcune delle arterie e zone principali di Catania, tra cui viale Mario Rapisardi, via Etnea, la pescheria ed il mercato di San Cristoforo.