Verbali nascosti, giri di voti e favori: 4 casi inchiodano Forzese, Amich, funzionari pubblici e imprenditori, i DETTAGLI

Verbali nascosti, giri di voti e favori: 4 casi inchiodano Forzese, Amich, funzionari pubblici e imprenditori, i DETTAGLI

CATANIA – Corruzione, favori, truffa all’erario: il tutto contornato da grandi amicizie per archiviare o nascondere verbali originati da accertamenti ispettivi. Questo il terremoto che ha colpito Catania questa mattina, portando all’arresto di 4 persone e la disposizione di altre 5 misure cautelari restrittive.

Coinvolti nello scandalo diversi imprenditori, politici e funzionari pubblici, tra i quali spiccano il direttore dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Catania, Domenico Tito Amich, e la responsabile dell’Ufficio legale del medesimo Ispettorato, Maria Rosa Trovato, nonché Marco Lucio Forzese, già deputato regionale nell’ultima legislatura siciliana e candidato – non eletto – alle regionali del 2017, e Antonino Nicotra, già consigliere nel Comune di Catania.

Sono proprio loro a fare e restituirsi favori, in relazione ai ruoli ricoperti o da ricoprire in futuro.

Dalle indagini, ancora in corso per ulteriori accertamenti, sono emersi almeno 4 casi lampanti di favoreggiamento che vedono coinvolti i politici e i funzionari dell’Ispettorato del lavoro.

In un primo caso sono coinvolti il dirigente Amich, l’ex deputato regionale Marco Lucio Forzese e l’imprenditore Salvatore Calderaro (Bar-Tabacchi) di Castel di Iudica (CT). Nell’ottobre del 2017, i tre soggetti in questione, in un incontro svoltosi nell’ufficio di Amich, occultano un fascicolo relativo al procedimento amministrativo a carico dell’imprenditore destinatario di una sanzione di oltre 6.000 euro; l’imprenditore viene indicato da Forzese quale suo “grande elettore” e persona di fiducia in grado di garantirgli un cospicuo “pacchetto” di voti. Va sottolineato che il vincolo amicale che unisce Amich e Forzese è testimoniato dalla disponibilità palesata dall’ex deputato regionale a favorire il direttore dell’Ispettorato del lavoro per il conferimento di incarichi presso la Regione Siciliana: in particolare, si tratta della nomina a membro della commissione di esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro della Regione Sicilia. In cambio si registra, da parte di Amich, l’assoluta disponibilità ad agevolare illecitamente gli imprenditori amici del deputato nella definizione a loro favore dei procedimenti amministrativi in materia di lavoro.



Un secondo episodio coinvolge il direttore Amich, l’attuale direttore sanitario dell’ASP di Catania, Francesco Luca, e un ingegnere, Ignazio Maugeri. Luca e Maugeri, nelle loro qualità di rappresentanti legali dell’ENAIP, hanno chiesto indebitamente ad Amich un’attestazione di avvenuti versamenti di somme relative ad assegni familiari riconosciuti ai dipendenti dell’ENAIP; tale certificazione è risultata necessaria per fronteggiare un procedimento penale aperto nei confronti di Luca alla sede di Trapani a seguito di un’ispezione effettuata dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro trapanese nei confronti dell’ENAIP e dalla quale sono emerse violazioni penali. In cambio, Amich ha chiesto e ottenuto da Luca, in ragione del suo attuale ruolo nell’ASP di Catania, la promessa di assumere a tempo determinato il fidanzato della figlia in alcuni ospedali etnei.

Un ulteriore caso vede protagonisti il direttore Amich, la funzionaria Trovato e Antonino Nicotra, già consigliere comunale a Catania nella giunta del sindaco Scapagnini. Oggetto dell’accordo corruttivo è la definizione dell’entità delle sanzioni amministrative applicate a un call center catanese a seguito di ispezioni eseguite da INPS e Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania negli anni 2014 e 2015. Amich provvede a riconoscere un’anomala decurtazione del carico sanzionatorio unitamente a una non spettante rateizzazione del pagamento; in cambio il Nicotra promette il suo appoggio politico presso la nuova giunta regionale siciliana per l’ottenimento e il mantenimento di prestigiosi incarichi dirigenziali. In più, lo stesso consigliere richiede ad Amich di trattare una pratica giunta all’Ispettorato (un esposto di un lavoratore) seguendo un iter preferenziale, lasciando intendere che il favore richiesto è utile a garantirgli la disponibilità di un costante “bacino” di voti.

Infine, si vedono coinvolti la responsabile dell’Ufficio Legale dell’Ispettorato del Lavoro, Rosa Maria Trovato, peraltro già gravata da precedenti giudiziari in tema di reati contro la pubblica amministrazione, l’imprenditore Orazio Emmanuele e il suo ragioniere Giovanni Patti. Nel corso di un’audizione tenuta dalla funzionaria alla presenza dei due soggetti viene concordato arbitrariamente, in dispregio dei doveri di imparzialità, trasparenza e nel pieno “mercanteggiare” della funzione pubblica, il differimento del pagamento di una sanzione amministrativa derivante da un’ispezione effettuata dai carabinieri in un lido gestito da Emmanuele. In quest’occasione emerge che Rosa Maria Trovato si è già prodigata per favorire l’archiviazione di ulteriori procedimenti sanzionatori a carico sia di Patti sia di Emmanuele, originati, tra l’altro, da attività ispettive di un reparto della Guardia di Finanza e nelle quali erano state constatate violazioni in tema di lavoro irregolare. Quale utilità, è stato rilevato che la Trovato si è recata, in due occasioni, in un vivaio dell’Emmanuele per ricevere in dono delle piante.

https://youtu.be/dmP90SR_QH8