ACI CASTELLO – Ventesima edizione della Sagra dell’Arancino di Ficarazzi, frazione collinare di Aci Castello soprannominata “Balcone delle Aci“, ritornata quest’anno agli standard del passato, dopo gli anni pandemici, raccogliendo la partecipazione di moltissimi visitatori.
La programmazione dei giorni di sagra
Dopo uno “sfortunato” primo giorno a causa delle non buone condizioni metereologiche, la sagra ha avuto grande adesione durante i tre giorni dello scorso fine settimana: da un lato le moltissime bancarelle piene di prodotti alimentari tipici in piazza Giovanni XXIII, arancino in primis, dall’altro l’area degli spettacoli in via Nino Martoglio e via Collina di Polifemo, con anche una postazione radiofonica, organizzata dalla radio locale della località di Ficarazzi, senza dimenticare l’apporto delle associazioni del luogo “L’Isola che non c’è” e “Amico Mondo“.
La prima serata ha visto l’evento “Radiofonda” in concerto, con relativo tributo ai Negramaro ed un dj set successivo, la seconda serata invece ha avuto “Rewind” in concerto con il tributo ai Pooh, più come “sorpresa” della serata il trio “Tritono“, composto da Salvo Raciti, Giusy Boncaldo e Francesco Gioieni, trio musicale solito suonare generi come il jazz, gospel e o blues.
Indubbiamente però, la serata più ricca di spettacoli è stata la terza ed ultima, con numerosi gruppi di danza, fra i quali spicca anche la locale Asd Butterfly Dance, già protagonista recentemente ad Aci Catena.
Nell’arco della serata stessa sono state presentate le ragazze che hanno vinto i premi di Miss Aci Castello, accompagnate dall’ideatrice Lucia Trovato, il direttore artistico Emanuela D’Arrigo ed il noto giornalista Giuseppe Anastasio.
Atto conclusivo la “Cortidass dilettanti allo sbaraglio“, che dopo alcune esibizioni, sono arrivati anche i rispettivi riconoscimenti.
Le parole dell’assessore del comune di Aci Castello Salvo Danubio
“Ormai sono vent’anni che Ficarazzi ospita questa manifestazione, che ormai viene seguita ancor prima che qui, anche fuori dal territorio siciliano, dove viene mostrato molto interesse su essa.
Erano molti anni che non si vedeva tutta questa partecipazione massiccia di pubblico, considerato che fino allo scorso anno la gente usciva dal periodo delle emergenze, ma nonostante tutto, difficilmente anche in passato ricordo una partecipazione così.
Non nego che è stato bellissimo vedere anche molti stranieri presenti, pur di assaggiare il ‘nostro’ arancino, così come la partecipazione volontaria ai preparativi di qualsiasi tipo di cittadino, che fosse giovane o adulto, persino i nostri conterranei, rientrati da altrove, per ‘amore’ di vivere le giornate di sagra“.