Vendita illegale di tabacchi e alimentari a Catania, scatta sanzione e sequestro

Vendita illegale di tabacchi e alimentari a Catania, scatta sanzione e sequestro

CATANIA – Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato, con la collaborazione di personale del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, della Polizia Locale (Reparto Annona e Viabilità) e della Guardia di Finanza, nell’ambito del “Modello Trinacria”, ha eseguito numerosi controlli amministrativi e di Polizia Giudiziaria nelle zona di Cibali e del Viale M. Rapisardi.

Nel corso del servizio sono state identificate oltre 50 persone, controllati 28 veicoli e circa altri 1.100, con il sistema di accertamento automatizzato.

Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto del Codice della Strada. Infatti, a tal riguardo, sono state elevate ben 41 contravvenzioni agli automobilisti, eseguiti 2 sequestri amministrativi a veicoli privi di contrassegno assicurativo e altri 3 a motociclisti privi di casco, per un totale di sanzioni pecuniarie comminate che ammonta a 15.085 euro.

Inoltre, sono stati effettuati 10 controlli a persone sottoposte a obblighi.

Nel corso dell’attività è stata controllata una bottega, nella zona Trappeto di San Giovanni Galermo, la cui proprietaria, alla vista dei poliziotti, si è affrettata a chiudere la porta d’ingresso, destando ulteriori sospetti.

All’atto del controllo, all’interno della bottega è emerso un esercizio commerciale adibito alla rivendita di generi alimentari e tabacchi totalmente privo delle autorizzazioni comunali e dei Monopoli di Stato.

Pertanto, alla titolare venivano contestate l’omessa comunicazione d’inizio attività e l’esercizio senza i requisiti professionali ai fini della vendita di prodotti alimentari.

Quindi, si è proceduto a verbalizzare la mancanza del registratore di cassa e a sequestrare circa 50 pacchetti di sigarette, poiché posti in vendita senza la necessaria autorizzazione dello Stato.

Alla titolare venivano inoltre comminate delle sanzioni per un totale di 7.196 euro e ordinatogli di regolarizzare la propria attività entro 90 giorni con la conseguente emissione di un decreto di chiusura in caso d’inottemperanza.