Utilizzare i beni confiscati alla mafia a fini abitativi. “I comuni prendano posizioni chiare”

Utilizzare i beni confiscati alla mafia a fini abitativi. “I comuni prendano posizioni chiare”

CATANIA – Il diritto alla casa, ancora una volta al centro del dibattito catanese sul quale Cgil e Sunia, conducono una instancabile battaglia.

“I comuni devono prendere posizioni chiare e precise – ha dichiarato il segretario genrale Sunia, Giusi Milazzo -. Serve un indirizzo politico preciso che consenta di destinare i beni sequestrati alla criminalità organizzata a fini abitativi”.

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Questo l’obiettivo che sta alla base dell’incontro che si è tenuto questa mattina a palazzo Minoriti, al quale erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti dei comuni della provincia, del Consorzio Etneo, dell’Istituto autonomo case popolari e delle parti sociali.

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Un progetto che richiede la sinergia di tutte e parti in campo e che ha come scopo principale quello di firmare un accordo che consenta di “mettere nero su bianco” la possibilità di assegnare parte dei beni sequestrati alla mafia, alle famiglie che vivono situazioni di forte disagio legato a servizi abitativi carenti, e, talvolta, addirittura assenti.