Università di Catania, i test dopo la tempesta: in migliaia per Scienze Umanistiche. Priolo: “State costruendo il vostro futuro”

CATANIA – L’estate sta finendo, la gente torna dalle ferie, ricomincia il lavoro, riaprono le scuole e gli ultimi esercizi commerciali chiusi per lo sprazzo finale di vacanza rialzano le saracinesche. Cambia nuovamente stagione e cambiamo un po’ tutte le nostre abitudini.

C’è, però, una categoria di persone, in particolare adolescenti, che si affaccia, in questo specifico periodo, a un mondo nuovo. Stiamo parlando degli studenti che, finito il quinto e ultimo anno di liceo, vanno ad affrontare i test per entrare nelle diverse facoltà dell’Università di Catania.

Insomma, i test dopo la tempesta di qualche mese fa, l’operazione “Università Bandita“, che ha portato alla sospensione dell’ormai ex rettore e di 9 docenti e all’iscrizione sul registro degli indagati di 66 elementi facenti parte degli Atenei di tutta Italia per aver truccato i vari concorsi per le diverse cattedre disponibili.

I concorsi pubblici per l’ammissione all’Università di Catania, sono iniziati il 2 settembre e finiranno l’11. I risultati saranno disponibili entro il 17 settembre. Ieri è stato il turno dell’intero Dipartimento di Scienze Umanistiche, con tre distinte facoltà che scopriranno i nomi dei novizi: Scienze e Lingue per la Comunicazione, Lingue e Culture europee, euroamericane e orientali e Lettere.

Migliaia di studenti si sono recati alle Ciminiere, al viale Africa, per affrontare i test e tentare di entrare nella facoltà da loro scelta. Le emozioni dei vari candidati al concorso sono state abbastanza contrastanti. C’è chi, come Antonio, si è detto “tranquillo” per l’andamento dei test, riservando maggiore sofferenza per il gran caldo registrato nel corso della giornata.

Altri, invece, non hanno provato la stessa serenità. Marta, per esempio, ha dichiarato: “L’emozione è forte. Stiamo costruendo il nostro futuro e questo è un primo tassello. Avere un po’ di paura, mista a sana tensione, è normale quando si affrontano test e passi di vita così importanti“.

Non è il caso di Francesco che, scherzosamente, si è definito “disperato” per l’andamento della sua prova. Ansia o no, oggi tutti gli studenti si sono giocati il loro tentativo per quanto riguarda il Dipartimento di Scienze Umanistiche. Nella buona e nella cattiva sorte è un’esperienza che resterà impressa nella loro mente. Sarà felice, se andrà bene; sarà d’insegnamento, se andrà male.

Prima dell’inizio del test, incominciato con un’ora e un quarto di ritardo data la grande affluenza di ragazzi, è anche intervenuto il nuovo rettore universitario di Catania, Francesco Priolo, il quale ha mostrato tutta la sua vicinanza ai novizi e anche ai “veterani”, lasciando un bel messaggio di speranza a un Ateneo e a dei ragazzi che sono stati tutti investiti da un’enorme bufera. Una bufera che nessuno si sarebbe mai immaginato e che ora dovrà servire da monito per non ripetere gli stessi errori.

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