Cronaca

Una sezione della Corte d’Appello di Catanzaro costretta a “traslocare” a Catania: la nota della Camera Penale etnea

CATANIA – La Camera Penale di Catania “Serafino Famà” si unisce alla denuncia portata avanti dall’Unione delle Camere Penali Italiane sulla deprimente situazione che ha colpito i colleghi penalisti di Cosenza. L’imponente Aula Bunker di Lamezia Terme, costruita a tempo di record per la celebrazione del maxi processo “Rinascita Scott” divenuta simbolo del “processo penale di lotta”, è oggi gravemente danneggiata da un temporale autunnale che l’ha resa impraticabile all’attività processuale. Questo costringerà un’intera sezione della Corte di Appello di Catanzaro a traslocare, dal 3 febbraio 2025 insieme ai suoi giudici, nel complesso carcerario di Catania-Bicocca.

Di seguito la nota della Camera Penale di Catania Serafino Famà:

Il Direttivo e la Camera penale di Catania “Serafino Famà”, nel condividere la ferma presa di posizione della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane col documento su: “Le Corti di Appello itineranti: l’aula bunker allagata e la crisi del modello”, esprimono la loro solidarietà ai colleghi penalisti di Cosenza.

L’aula Bunker di Lamezia Terme – costruita per la celebrazione del processo simbolo “dell’efficientismo repressivo di massa”, c.d.“Rinascita Scott” – è inagibile. Quindi, il giudizio di appello verrà celebrato, ai sensi dell’art. 145 bis delle norme di attuazione del c.p.p., a Catania. I Giudici della sezione della Corte di Appello di Catanzaro, gli assistenti giudiziari, il Procuratore Generale, gli avvocati e oltre 230 imputati, saranno costretti ad affrontare, dal 3 febbraio 2025, un pendolarismo giudiziario, da Catanzaro a Catania, con udienze fiume, senza vincoli di orario e con costi esorbitanti a carico dello Stato.
Questo processo rappresenta il fallimento della formula dei maxi-processi, con un numero elefantiaco di posizioni e di imputazioni da esaminare, con la regimentazione della gestione delle udienze e con le inevitabili limitazioni delle garanzie difensive.
È il tradimento del principio costituzionale del Giusto processo. Il trasferimento della trattazione del giudizio di appello “Rinascita Scott” in altra sede giudiziaria, costituisce un grave precedente che potrebbe trasformare l’eccezione, prevista dall’art. 145 bis delle norme di attuazione del c.p.p., in regola.
Tale scelta di celebrare il processo a Catania, con l’utilizzo, per un periodo non prevedibile, di una delle Aule Bunker del plesso di Catania – Bicocca, produrrà, inoltre, delle ricadute sulla trattazione dei processi di competenza del Distretto di Corte di Appello di Catania, privata di una delle sue aule.

Redazione

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