Un muretto come nascondiglio per la droga, scoperto il “trucco” della pietra removibile

SANTA MARIA DI LICODIA – Nell’ambito del potenziamento dei servizi di prevenzione generale disposti dal comando provinciale carabinieri di Catania, volti a contrastare la diffusione di droga fra i giovani, i militari della Sezione Operativa della Compagnia di Paternò hanno potenziato i servizi di vigilanza e di controllo delle aree rurali.

In particolare, i servizi sono stati realizzati con l’ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato carabinieri Cacciatori di Sicilia, particolarmente addestrati a effettuare perquisizioni e in generale servizi nelle aree impervie e campestri, grazie al loro particolare equipaggiamento ed al loro addestramento specializzato. 

Denunciato un anziano per detenzione di droga

Nel corso delle attività in questione, la scorsa sera i carabinieri hanno denunciato un 73enne licodiese per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, già conosciuto dai militari perché ritenuto vicino al clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia di Biancavilla, articolazione territoriale della famiglia “Santapaola-Ercolano“.

Grazie alla particolare conoscenza del territorio, i militari di entrambi i Reparti operanti, hanno svolto una minuziosa attività d’indagine, dalla quale è emersa l’ipotesi investigativa di come il 73enne potesse nascondere della sostanza stupefacente all’interno del suo terreno di Santa Maria di Licodia

Sono quindi scattati numerosi servizi di osservazione e pedinamento, anche con l’ausilio di strumentazioni ottiche notturne, portati avanti fino alla scorsa sera, quando è stato monitorato l’arrivo del pregiudicato nel suo fondo agricolo di contrada Spinelli.

Scoperto il “nascondiglio segreto”

Una volta sceso dal suo fuoristrada ha percorso alcuni metri a piedi, fermandosi vicino a un muretto in pietra lavica, il probabile nascondiglio dello stupefacente.

L’uomo infatti, inconsapevole di essere osservato a distanza dai carabinieri, si è chinato e dopo aver spostato una pietra del muretto, ha estratto da una sua cavità un barattolo di vetro, da cui ha prelevato qualcosa, riponendo poi nuovamente il contenitore al suo posto.

I militari in appostamento, scrutato il movimento alquanto sospetto, hanno quindi deciso di intervenire subito e hanno bloccato l’uomo, che nella concitazione ha tentato di disfarsi della bustina di cellophane poco prima raccolta, lanciandola tra la fitta vegetazione. Un’azione che non lo ha aiutato a fuggire dalle sue responsabilità, poiché la stessa è stata recuperata dai militari, che hanno scoperto che contenesse cocaina.

Pertanto i carabinieri hanno passato al setaccio tutta la parete e, giunti nel posto in cui si era fermato il pregiudicato, hanno scoperto una pietra movibile, sotto la quale era appunto nascosto il barattolo, al cui interno sono state trovate altre bustine di cocaina. Nelle tasche dei pantaloni del 73enne, sono stati anche recuperati 1300 euro, sequestrati perché ritenuti provento dell’attività di spaccio.