“Un giorno di rinascita in ricordo delle vittime di mafia”: il corteo oggi a Catania – VIDEO INTERVISTE
CATANIA – Striscioni, bandiere, emozioni, gratitudine e tanti colori. Catania stamani si è svegliata con un insieme di emozioni in occasione della XXIX “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.
“Un giorno di rinascita in ricordo delle vittime di mafia”
A tal proposito si è tenuto un corteo, in collaborazione con il Coordinamento provinciale Libera, che ha avuto luogo al Giardino Bellini e si è concluso all’interno della chiesa di San Nicolò l’Arena, in Piazza Dante, dove sono stati letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie.
Presenti numerose scuole di Catania e provincia, cittadini, parenti e famigliari di vittime innocenti di mafie.
Il corteo di oggi a Catania
“21 marzo, un giorno di rinascita”: ha detto così Dora Torrisi di Libera, Associazione nomi e numeri contro le mafie
“Portare avanti le idee dei nostri cari”: le parole di Antonio Guglielmino, nipote dell’Ispettore Capo Giovanni Lizzio.
L’emozione negli occhi e nelle parole di Rita Spartà, donna alla quale la mafia ha portato via il papà e due fratelli.
Il commento del presidente Schifani
“La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è un momento di riflessione per onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita a causa del crimine organizzato ma è anche l’occasione per rinnovare lo sforzo collettivo a contrastare con fermezza e determinazione ogni forma di criminalità. Ogni vita spezzata, ogni innocente assassinato per mano delle mafie, ogni storia di coraggio e di sacrificio è un esempio, un orientamento e un monito“.
Lo dichiara il presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia e governatore della Sicilia Renato Schifani.
“L’evoluzione normativa nel contrasto alla criminalità organizzata – prosegue – ha fatto molto, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte a un nemico molto abile ad adeguarsi ai cambiamenti dell’economia e della società. La strada da seguire, dunque, è sì normativa, ma anche culturale. La promozione della legalità, della giustizia e della solidarietà deve entrare a far parte della nostra coscienza collettiva, a partire dalle giovani generazioni. Solo attraverso un impegno costante possiamo sperare di costruire un futuro migliore, libero dall’oppressione delle mafie. E in questo senso non possiamo che rinnovare la nostra gratitudine a chi, quotidianamente, lavora, a rischio della propria incolumità, per estirpare l’orribile piaga mafiosa dalla nostra società“.
Articolo di Noemi Costanzo