Un allaccio elettrico abusivo manda a fuoco l’abitazione: denunciato il proprietario

Un allaccio elettrico abusivo manda a fuoco l’abitazione: denunciato il proprietario

CATANIA – I carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno denunciato un catanese 45enne, in quanto ritenuto responsabile di incendio e furto aggravato.

Le attività di verifica, disposte dal Comando Provinciale per porre un freno al fenomeno degli allacciamenti abusivi da parte di privati cittadini o esercenti di attività commerciali alle reti pubbliche, idrica od elettrica, continua a fornire purtroppo numerosi elementi di riscontro.

Solo qualche giorno fa il titolare di un panificio di via Antonino di Sangiuliano e quattro donne, nelle rispettive abitazioni private, erano stati denunciati perché allacciati alla rete elettrica.

Il fenomeno così riscontrato rappresenta un serio problema per la sicurezza degli stessi utenti disonesti e per i residenti a loro vicini.

É infatti accaduto che i militari, insieme ai tecnici della “Enel Distribuzione S.p.A.” impegnati in una delle innumerevoli verifiche, precisamente in via Calanna, hanno notato del fumo provenire da un’abitazione sita proprio al civico successivo.

L’immediato allarme ai Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, ha scongiurato il pericolo che le fiamme si propagassero ulteriormente agli appartamenti soprastanti i cui residenti, in totale sette nuclei familiari, erano stati comunque già fatti allontanare dai militari.

L’intervento dei tecnici dell’Enel, però, ha appurato che quell’incendio si era sviluppato proprio a causa di un maldestro allaccio alla rete pubblica realizzato dal 45enne che in quel momento, tra l’altro, non era presente nella sua abitazione.

Nell’ambito dello stesso servizio, ancora, i militari della Stazione di Tremestieri Etneo hanno denunciato un 57enne ed una 72enne del posto, che, mediante la manomissione del contatore, avevano realizzato un sistema che consentiva loro un conteggio in difetto dei consumi rispetto a quelli realmente consumati, così gravando sulle tasche degli altri utenti ai quali di fatto vengono ripartite dal gestore le somme in tal modo non esigibili.