CATANIA – L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini si trova a Catania per la seconda udienza preliminare relativa al caso Gregoretti, che lo vede indagato per sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio.
Oggi l’esponente della Lega dovrebbe affrontare un secondo processo, relativo al caso Open Arms, a Palermo ma negli scorsi giorni i legali hanno richiesto un rinvio.
Udienza caso Gregoretti
L’udienza odierna si terrà al carcere Bicocca di Catania, lo stesso luogo in cui si era tenuto l’incontro dello scorso ottobre, finito con un rinvio. Oltre a Matteo Salvini saranno presenti Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, ministri dei Trasporti e della Difesa al tempo dei fatti della nave Gregoretti (luglio 2019). Verrà sentito a Roma, invece, il premier Giuseppe Conte. Presente anche la legale del leghista, l’avvocato Bongiorno, vittima di uno spiacevole incidente durante l’ultima udienza nel capoluogo etneo.
Secondo l’accusa, Salvini avrebbe commesso i reati di sequestro di persona e abuso d’ufficio impedendo per diversi giorni lo sbarco di 131 persone, migranti provenienti da diversi Paesi e ospiti della Nave Gregoretti, e ostacolando di fatto le operazioni di soccorso.
Le dichiarazioni di Matteo Salvini
Come in precedenza, Salvini si è detto tranquillo per l’imminente udienza, rilasciando alcune dichiarazioni prima del suo ingresso al carcere Bicocca (riprodotte per intero nel video in basso dall’ufficio stampa della Lega).
“Abbiamo salvato vite, abbiamo protetto il Paese. Dopo di me sì che ci sono stati morti, ci sono stati annegati, ci sono stati diritti negati”, esordisce il politico.
Dopo aver ribadito la propria posizione sul caso Gregoretti e sull’immigrazione in Italia, Salvini si è espresso anche sull’emergenza Coronavirus e la possibilità di apertura dei confini tra i Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno: “La tutela della salute è fondamentale. Nessuno vuole assembramenti, festoni, veglioni, cene con 200 persone, trenini o cose strane; però, il diritto alla famiglia e all’affetto sicuro e protetto sì”.
Il commento sui social
“Sbarchi azzerati, morti nel Mediterraneo dimezzate, Europa costretta a non voltare gli occhi dall’altra parte: sono orgoglioso di quanto fatto da Ministro, domani sarò di nuovo in tribunale a Catania, accusato di ‘sequestro di persona’, ma ci vado tranquillo e a testa alta, convinto di aver tutelato l’interesse del mio Paese, a maggior ragione constatando che nell’ultimo anno con questo governo gli sbarchi sono triplicati. Buongiorno Amici, grazie per tutti i vostri messaggi di affetto. Non si molla”, aveva scritto ieri il leader del Carroccio sulla propria pagina Facebook.
Se già in precedenza il protagonista del processo Gregoretti si era detto convinto della legalità delle proprie azioni, l’ultima parola spetterà nelle prossime ore alle autorità giudiziarie.
Fonte immagine di copertina: Ufficio Stampa Lega