Tumori maschili, al via la campagna Nastro Blu Lilt for men 2023

Tumori maschili, al via la campagna Nastro Blu Lilt for men 2023

CATANIA – Prenderà il via oggi, sabato 18 novembre, per concludersi domenica 26 in tutta Italia, la campagna “Nastro Blu LILT for Men” promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) per sensibilizzare sulle patologie tumorali della sfera genitale maschile.

“Nastro Blu Lilt for men 2023”

L’iniziativa vuol diffondere la conoscenza su queste malattie attraverso visite urologiche gratuite e distribuzione dell’opuscolo informativo che fornisce approfondimenti sulle neoplasie maschili, come il tumore della prostata, il tumore al testicolo e il carcinoma del pene.

La campagna 2023, che si pone l’obiettivo di fornire informazioni utili sull’autoesame, grazie al recente protocollo di intesa tra Lilt e la Federazione Italiana Rugby, ha “convocato” i giocatori della Nazionale Italiana Rugby Michele Lamaro, Federico Ruzza e Giacomo Nicotera che hanno prestato il loro volto per mettere in luce il valore della prevenzione, invitando tutti gli uomini a scendere in campo con loro ed effettuare visite di controllo.



Visite urologiche gratuite a Catania

In provincia di Catania la popolazione maschile di età superiore ai 45 anni avrà la possibilità di prenotare una visita urologica gratuita (sino al raggiungimento del numero massimo programmato) tramite il sito www.legatumoricatania.it.

Attività della Lilt

L’impegno della Lilt nella lotta contro i tumori si dispiega principalmente su più fronti:

  • Prevenzione primaria che promuove la diffusione di uno stile di vita sano con tutti i mezzi disponibili: Scuole di ogni ordine e grado, diffusione dell’informazione nelle piazze con campagne nazionali a ciò orientate, convenzioni con aziende che lavorano sulla corretta alimentazione;
  • Prevenzione secondaria che promuove la cultura della diagnosi precoce mediante visite mediche specialistiche ed esami strumentali di secondo livello, effettuate presso ambulatori propri,  volti a individuare la malattia allo stadio iniziale;
  • Prevenzione terziaria, ovvero sostegno a chi ha avuto una diagnosi di tumore e ai suoi familiari, sia al letto del malato che in ambito familiare e sociale curando anche riabilitazione psicofisica e reinserimento sociale;
  • Ricerca in campo oncologico sia di prevenzione che di trattamento, volta prevalentemente all’identificazione di molecole e/o esami che possano ottimizzare l’anticipazione diagnostica dei tumori su individui sani e di recidive su individui già malati.