Trivelle SI – trivelle NO, quando il popolo del web si scatena

Trivelle SI – trivelle NO, quando il popolo del web si scatena

CATANIA – Manca poco più di un mese al referendum sulle Trivelle e già impazzano le polemiche sui social. Il popolo del web si è scatenato su Facebook e Twitter.

C’è chi si limita a “ricondividere” post di personaggi famosi e chi invece esprime la propria opinione senza vergogna. E tra i vari botta e risposta ci ha pensato anche Green Peace a manifestare il suo disappunto contro le trivelle organizzando, nelle scorse giornate, un flashmob in 23 città italiane per denunciare tutti i pericoli derivanti dalla ricerca del petrolio come la contaminazione delle cozze.

Inoltre, come in ogni dibattito che si rispetti esiste sempre la voce discordante, di chi si chiede se mostrarsi a favore del referendum, e quindi in linea con la maggioranza dei giovani che popolano il web, non sia soltanto un voler seguire una moda, senza conoscere realmente il motivo per il quale domenica 17 aprile i cittadini italiani sono chiamati alle urne.

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Ma anche il giornalista Pino Maniaci, molto conosciuto in territorio siculo per le sue battaglie contro la criminalità organizzata non ha rinunciato a esprimere la sua totale contrarietà alle trivelle. “Giù le mani dal nostro mare” ha scritto sul suo profilo Facebook, riscuotendo più di 1500 “likes” da parte degli utenti.

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Ma il punto è uno: se si è arrivati alla consultazione popolare un motivo ci sarà. C’è, dunque, anche chi identifica le trivelle come opportunità di crescita per il nostro territorio, considerando i quasi 2 milioni di euro che Eni è pronta a investire per le estrazioni con la conseguente creazione di numerosi posti di lavoro.

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E tra consensi e dissensi… il confronto continua.