Tripletta di operazioni nei quartieri periferici catanesi: in manette un 19enne, un 22enne e un 42enne

Tripletta di operazioni nei quartieri periferici catanesi: in manette un 19enne, un 22enne e un 42enne

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato Giuseppe Di Martino (foto in basso), di 19 anni e Pietro Pulvirenti (foto in basso), pregiudicato di 22 anni, ritenuti responsabili del reato di detenzione illegale di materiale esplodente in concorso e denunciati in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana.

Giuseppe Di Martino

Pietro Pulvirenti

In più, scattano le manette anche per Francesco Sapienza (foto in basso), di 52 anni, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina e marijuana. Inoltre, è stato denunciato un cittadino catanese R.S., di 26 anni, per detenzione illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento e possesso di segni distintivi contraffatti.

Francesco Sapienza

Nell’ambito di servizi specifici volti a contrastare la criminalità diffusa all’interno dei quartieri a più alta densità criminale della città di Catania, i Falchi della Squadra Mobile, nel corso della settimana, sono intervenuti in tre distinte operazioni di polizia giudiziaria condotte a San Cristoforo, San Giovanni Galermo e Librino.

Nel primo caso, a seguito di perquisizione domiciliare in un appartamento di via Piombai sono stati rinvenuti 36 candelotti di polvere da sparo ad elevatissimo rischio di esplosione custoditi in assenza di qualsivoglia condizione minima di sicurezza. Nello specifico, è stato necessario l’intervento del Nucleo Artificieri del locale U.P.G.S.P. che ha provveduto a mettere in sicurezza il materiale ed i luoghi dell’intervento.

Il personale di Polizia specializzato ha potuto appurare che si trattava di 22 candelotti di categoria (F4), (massima pericolosità) la cui detenzione è consentita solo con speciali autorizzazioni di cui gli arrestati erano ovviamente sprovvisti e di 14 manufatti artigianali, del tutto irregolari ed ancor più micidiali, per l’ingente concentrazione di oltre un chilogrammo di esplosivo netto.