ACIREALE – Tre arresti per estorsione nel Catanese: protagonisti dei fatti un 59enne di Aci Catena, un 47enne e un 42enne, entrambi di Acireale. La Procura della Repubblica al Tribunale di Catania-Ufficio Esecuzioni Penali ha emesso gli ordini per la carcerazione.
Tre arresti per estorsione: a quando risalgono i fatti
I reati, ovvero estorsione continuata in concorso aggravata dal metodo mafioso, risalgono ai mesi di agosto e settembre 2013.
Gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno coordinato le indagini. Queste hanno consentito di accertare che i tre, in concorso fra loro, avevano minacciato ripetutamente la vittima, inducendola a versale una ragguardevole somma di denaro.
I malviventi hanno anche vantato la loro appartenenza al clan Santapaola.
Condanna per tentato delitto ai danni di una seconda vittima
Gli stessi sono stati condannati in via definitiva anche per aver tentato di compiere gli stessi delitti ai danni di un’altra vittima. Quest’ultima si era rifiutata di consegnare il denaro richiesto.
Le condanne dei tre malviventi
All’epoca dei fatti, solo il più giovane, il 42enne di Acireale, era stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Acireale in esecuzione di una misura cautelare di custodia in carcere. L’uomo era rimasto detenuto per 6 mesi e 13 giorni. Successivamente, è stato condannato in via definitiva a 7 anni e 6 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 7.500 euro. Pertanto, deve ancora scontare 6 anni, 11 mesi e 17 giorni di reclusione.
Il 59enne deve scontare una pena di 7 anni e 6 mesi di reclusione e pagare una multa di 7.500 euro. Il 47enne, invece, è stato condannato a 7 anni di reclusione e al pagamento di una multa di 7mila euro. Entrambi devono scontare per intero la pena a loro inflitta.
Le manette per i malviventi
Nel pomeriggio del 13 dicembre scorso, i poliziotti del Commissariato di Acireale hanno rintracciato i tre uomini e li hanno arrestati. Dopo la notifica dei provvedimenti restrittivi e il completamento delle formalità di rito, i tre sono stati condotti al carcere di Bicocca, a Catania, per scontare le pene comminate.