CATANIA – Una disabilità che si trasforma in risorsa. Una caduta che potrebbe rappresentare la fine e che invece diventa emblema di un nuovo inizio.
È questo lo spirito con cui rialzarsi, anche se con le ginocchia sbucciate, oppure – come nel caso di Michele Specchiale, in arte Dj Bionico – con un braccio in meno.
Una disgrazia che comunque non gli ha portato via la voglia di affrontare la vita a testa alta e il coraggio che ogni giorno lo induce, come in fondo dovremmo fare tutti, a superare i suoi limiti.
Chi è Dj Bionico
Nato a Grammichele, in provincia di Catania, Michele Specchiale è l’unico dj al mondo a suonare con un braccio bionico.
Da qui il suo nome d’arte, diventato simbolo di chi il sorriso non l’ha perso mai e di chi ha deciso di lottare per riappropriarsi della vita che gli era stata strappata.
“La mia vita turbolenta“
“Nella mia vita sono state tante le intemperie“, ha ammesso il noto dj catanese riferendosi innanzitutto all’incidente sul lavoro che in passato gli ha causato la perdita di un arto, ma anche ad altri eventi turbolenti che in un modo o nell’altro l’hanno segnato, lasciandogli “cicatrici” sulla pelle e sul cuore.
Solo un paio di anni fa – ha raccontato ai microfoni di NewSicilia – ha rischiato la vita nelle fiamme che sono divampate nell’auto di cui era alla guida.
Risale a poche settimane fa invece un incidente domestico che lo ha messo ancora una volta a dura prova, provocandogli la rottura di cinque costole che, tra le altre cose, hanno parzialmente intaccato anche il suo polmone sinistro: un infortunio per il quale si trova ancora in convalescenza.
“La forza non mi è mai mancata“
Nel momento in cui gli è stato chiesto come ha affrontato la disabilità dopo l’incidente che gli ha causato la perdita del braccio, Michele ha risposto così: “Sin da subito sono stata una di quelle persone forti. Ho subito voltato quella pagina e ho dato un significato a tutto ciò che mi era successo, quindi mi sono rimesso in piedi. Ovviamente sono caduto, ma mi sono rialzato più forte di prima“.
“Sono una delle poche persone che comunque apprezzano la vita e vanno avanti a testa alta“, ha aggiunto.
“Mille cose, mille impedimenti, mille modi di poter gestire la mia vita erano cambiati: me ne sono reso conto da subito, però io sono un tipo molto forte e ho cercato di sfruttare questa situazione per dimostrare soprattutto a me stesso che, anche avendo perso un braccio, bisognava comunque reagire e concentrarsi su altre cose che comunque possono valorizzarti per come sei“.
“Sui social faccio il pagliaccio“
Da qualche anno Michele è anche un influencer e, in quanto tale, condivide sui social “frammenti” delle sue giornate. “Quando ho avuto l’incidente non c’erano i social. Sono stato un po’ tra me e me ad affrontare la situazione e a trovare le giuste risposte. Oggi sui social cerco di fare il ‘pagliaccio‘ e cerco di dimostrare che con la caparbietà si può arrivare a vivere senza alcun problema, anche con l’aiuto delle protesi“.
“Essere un esempio mi riempie il cuore di gioia“
“Il fatto di essere un esempio per tutti è nato un po’ per gioco, attraverso alcuni video che ho postato“, ha spiegato per rispondere a come ci si sente a rappresentare un modello per chi si trova in una condizione simile alla sua. “Mi riempie il cuore di gioia. Essere d’esempio per gli altri – ha dichiarato – non fa altro che accrescere la voglia di farmi conoscere sempre più per tutti coloro che trovano le risposte guardandomi“.
“Ci sono tantissimi video dove faccio lo sciocco essenzialmente per far vedere che comunque io ce la faccio, per esempio togliendomi la protesi oppure allacciandomi le scarpe con una mano: ho cercato di aiutare tantissimi che mi hanno chiesto come facevo. Per gioco è nato anche un Guinness World Records di cui ora sono in possesso: in pochissimo tempo mi allaccio le scarpe con una mano“.
“A breve avrò un nuovo braccio“
Michele Specchiale sta attendendo di ricevere dal Centro Protesi INAIL un nuovo braccio, che lui ha definito “un po’ particolare, sempre bio-meccanico“.
Si tratta “dell’ultimissima mano bionica, che è waterproof, e anche subacquea, quindi posso metterla sotto il rubinetto dell’acqua. Sono il primo a usare questa nuova tecnologia con il gomito elettrico. È una sorta di sfida, un qualcosa di grandioso“. Dj Bionico ha poi sottolineato che è solito mettersi “in prima linea per provare le protesi di ultima generazione“.
“Adesso – ha spiegato facendo riferimento a ciò che lo aspetta nei prossimi mesi – inizia un nuovo percorso: quello dell’addestramento che serve per poter ‘comandare‘ la nuova mano: è come un bimbo che piano piano inizia a fare i primi passi“.
“La mia passione per la musica“
Ora torniamo indietro di diversi anni per comprendere che ruolo occupa la musica nella vita del famoso dj producer: “Fin da piccolo ho studiato e ho suonato anche in bande musicali di Grammichele. Ho studiato sempre musica, ho suonato il clarinetto“. In quella circostanza, ha spiegato che “la perdita del braccio comunque non mi ha fatto perdere le speranze infatti poi sono passato alla tromba“, che si può suonare con una sola mano.
“La mia più grande passione è la musica dance. La musica mi ha sempre aiutato anche nelle mie difficoltà. Mi ha dato tanto, permettendomi di sfogarmi in consolle e permettendomi in diverse occasioni di suonare con il braccio bionico. È successo tantissime volte: ho aperto spettacoli per l’Expo Sanità, sono stato testimonial qua e là, ho suonato in discoteche importanti, ho partecipato a Tu si Que Vales, Italia’s Got Talent. Ho anche suonato per esponenti importanti: sono riuscito ad arrivare con il Comitato Paralimpico Italiano nelle tenute presidenziali del presidente Mattarella“.
“Quindi la musica per me è tutto. Un qualcosa di grandioso che ti porta ad essere ciò che sei: un guerriero che attraverso la musica può dimostrare come sia possibile fare anche qualcosa di impensabile come suonare con una mano“.
“Il rapporto con la mia Sicilia“
Un legame indissolubile quello tra Michele e la sua Sicilia: “Porto sempre un pezzettino della mia terra in qualunque posto io vada. Cerco attraverso la mia voce di farla conoscere in qualsiasi luogo in cui io mi trovi“.
“Suonerò alle prossime Paralimpiadi“
Dj Bionico sarà protagonista, tra qualche mese, anche di uno degli eventi più attesi a livello mondiale: “Sono il dj ufficiale del Comitato Paralimpico: aprirò gli spettacoli e suonerò per i nostri atleti in occasione delle Paralimpiadi che si terranno ad agosto in Francia“.
“Con il Comitato Paralimpico – ha però precisato – non è qualcosa che sta nascendo solo quest’anno, ma si tratta di una collaborazione che va avanti da tempo. L’ultima si è tenuta alla base navale di Taranto dove ogni anno il Comitato Paralimpico Italiano presenta gli atleti. Mi presentano agli atleti come se fossi uno di loro. Per me è un grande onore rappresentare la mia terra e ciò che faccio attraverso la musica“.
“Vengo chiamato per rappresentare la mia grande passione. Non sono uno sportivo, ma per me è un grandissimo onore essere presente per i nostri atleti paralimpici“.
“La musica però non è il mio lavoro principale“
Se nell’ambito artistico Michele Specchiale fa sicuramente la differenza, sul lavoro di certo non è da meno. “La musica non è il mio lavoro principale“, ha precisato dopo essersi concentrato sul versante musicale. “Io sono un ingegnere meccanico ed elettronico: lavoro per l’azienda ‘Pracal’. Mi hanno accolto a braccia aperte perché hanno visto le mie qualità. Anche in ambito elettronico e meccanico – ha aggiunto – riesco a cavarmela benissimo e arrivo anche dove altri non riescono“.
“Nella disgrazia ho trovato l’amore“
Passando a un ambito sicuramente più intimo e personale, Michele ha affermato: “Noi siamo una famiglia bionica perché io e mia moglie ci siamo conosciuti al Centro Protesi. Io e lei siamo mezzi uomini e mezze macchine: abbiamo bisogno continuamente di riparazioni“, ha spiegato in merito alla quotidianità che ormai da tempo condividono.
Ritornando con la mente indietro di diversi anni, Dj Bionico ha menzionato il suo primo incontro con la donna che poi ha deciso di sposare: “Ho conosciuto in quei corridoi questa ragazza, con cui poi è scoppiato l’amore dietro una disgrazia“.
Riferendosi al loro rapporto con la disabilità, ha aggiunto: “Noi non nascondiamo le protesi, anzi le mettiamo in mostra“. Un’affermazione difficile da smentire: basta vedere il braccio “bionico” rigorosamente tatuato.
“Essere autonomi anche nella disabilità“
In ultima battuta Michele Specchiale ha voluto sottolineare l’importanza delle protesi per chi vive una condizione di disabilità.
“Il Centro Protesi – ha spiegato – ti permette di migliorare e cambiare la tua vita. Consente al disabile di avere l’autonomia e quindi di evitare continue richieste a chi gli sta accanto. Ti permette – ha concluso – di avere una vita serena e normale“. Quella che in fondo, al di là delle esperienze e delle difficoltà che la vita ci presenta, ciascuno di noi merita di avere.