La tragedia di Mascalucia: è veterinaria la madre del piccolo Giorgio

La tragedia di Mascalucia: è veterinaria la madre del piccolo Giorgio

MASCALUCIA – Nuovi dettagli sulla morte del piccolo Giorgio, il bambino di 18 mesi che ha perso la vita in seguito all’attacco di uno dei due dogo di proprietà della famiglia nella loro villetta a Mascalucia, emergono man mano che le indagini dei Carabinieri di Catania, coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, vanno avanti. 

In attesa del referto del medico legale, che ha eseguito l’autopsia questo pomeriggio, si aggiunge un ultimo tassello al quadro generale della vicenda: la madre, Stefania Crisafulli, di 34 anni, è una veterinaria di professione. Un dettaglio che avvalora il racconto della donna che tramite il suo legale, Fabio Cantarella, ha fatto sapere di avere fatto il possibile per salvare il proprio figlio, lottando con il cane e riuscendo a rinchiuderlo nel recinto insieme al secondo esemplare che già si trovava all’interno.

A infliggere i morsi mortali al piccolo Giorgio, stando alle prime ricostruzioni, è stato l’esemplare più piccolo, un maschio di 3 anni, che si trovava libero in giardino, mentre il secondo esemplare, la madre di 8 anni, era all’interno del recinto a loro abitualmente destinato.

I dogo argentini, la razza dei due esemplari presenti nella villetta di Mascalucia, erano una delle 17 razze canine presenti nella cosiddetta Blacklist, la lista di esemplari a rischio introdotta dall’ex ministro Girolamo Sirchia nel 2003 e abolita definitivamente nel 2013. Per le razze canine presenti nell’elenco era previsto l’obbligo di guinzaglio e museruola in pubblico e l’affido solo a persone in grado di gestire cani di questa portata.

Nessuno dei due dogo argentini di proprietà dei genitori del piccolo Giorgio, però, era stato mai addestrato. L’avvocato Cantarella ha specificato che “gli animali vivevano in casa, non erano allevati come cani da guardia ma come animali da compagnia, giocavano abitualmente col bambino e con tutta la famiglia“, sottolineando che, data la professione della madre, “è ovvio che sapesse come trattarli“.

La madre del bambino, non più indagata per omicidio colposo ma per abbandono di minore, un atto dovuto dalla procura di Catania per poter permettere l’esecuzione dell’autopsia sulla salma del figlio, si era inizialmente avvalsa della facoltà di non rispondere perché sotto choc. Nei prossimi giorni, però, la donna dovrebbe rilasciare dichiarazioni spontanee al pm Fabrizio Aliotta che si occupa del caso. La sua posizione verrà in ogni caso chiarita anche dai filmati delle telecamere di sicurezza della villetta già acquisiti dai Carabinieri e consegnati al R.I.S. di Messina per gli esami di rito.

Anche le ferite riportate dalla donna in seguito all’attacco del cane dimostrano i tentativi che ha compiuto per portare in salvo il figlio: ferite da morsi sono presenti sulla dita della mano destra, sul gomito e sotto il ginocchio sinistro, oltre alle bruciature causate dall’essere stata trascinata a terra dal cane mentre tentava di sottrarre ai suoi morsi il bambino.

I funerali del piccolo Giorgio si svolgeranno domani pomeriggio alle 17 nel Santuario di Mompilieri.