CATANIA – Aveva avuto un malore mentre era alla guida della sua auto, a Catania: soccorsa in un primo momento da altri passanti che hanno poi allertato il servizio 118, era stata trasferita in ospedale.
Ma l’emorragia cerebrale massiva, causata da rottura di aneurisma, non ha dato tempo ai medici di salvarla e in breve l’ha portata al decesso. I suoi organi, invece, continuano a vivere in altre persone.
I familiari, infatti, hanno dato il consenso alla donazione di una persona deceduta nella Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, dove era stata ricoverata.
“Quando era in vita aveva confidato di essere favorevole a donare i suoi organi, noi abbiamo realizzato la sua volontà di essere vitale e altruista fino alla fine“, hanno detto i figli.
Con intervento di équipe specializzate anche di altre aziende del servizio sanitario, sono stati così prelevati cuore, polmoni, fegato, reni e cornee.
È il primo prelievo del 2022, dopo che il 2021 si era chiuso a quota 10 donatori confermando l’ospedale Cannizzaro prima struttura a Catania e tra le prime in Sicilia per numero di segnalazioni, in forte crescita rispetto al calo del 2020.
“L’anno si è aperto con un nuovo significativo gesto di solidarietà – dice il dottor Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro – che ha consentito il prelievo anche di cuore e polmoni. Ringrazio i familiari della persona deceduta che, in un momento di profondo sconforto, hanno pensato alla vita di altri dando un esempio meritevole”.
“Un plauso va a tutto il personale sanitario impegnato nell’attività di donazione, coordinata dalla referente dottoressa Antonella Mo con la collaborazione del coordinatore infermieristico Matteo Sortino dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione. Confidiamo – conclude il direttore generale – che anche questo 2022 possa continuare a segnare una crescita della cultura della donazione“.
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