Tradizioni pasquali: dall’agnello all'”aceddu cu’ l’ovu”

CATANIA – In Sicilia ogni occasione è buona per preparare pietanze gustose e riunirsi in famiglia. Anche per Pasqua, dunque, ci si prepara alle grandi abbuffate con piatti tipici che vanno dai primi, ai secondi e, infine, ai dolci. 

È nota sin dai tempi più antichi la vastità di ricette di cui la nostra isola può vantarsi: ad influenzarci sono state sicuramente le dominazioni straniere. Basti pensare agli Arabi che hanno fatto conoscere alla nostra terra e, di conseguenza, alla nostra cucina, colture prelibate come il sesamo, la cannella e lo zucchero.

È sempre grazie a loro se è stato possibile creare pietanze succulenti come la cassata pasquale. 

Nello specifico, per Pasqua, sono diversi i dolci che vengono preparati: dagli ingredienti più semplici alle forme più svariate per ricreare gli elementi tipici di questa ricorrenza.

Un esempio di connubio perfetto tra tradizione e ricorrenza è il famoso “aceddu cu’ l’ovu”: un dolce realizzato sin dai tempi passati e che sostituiva, in quei periodi di fame e povertà, il nostro attuale uovo di Pasqua. 

Niente cioccolata, dunque, ma solo un impasto che, inizialmente, veniva fatto con il pane e a cui, successivamente, venivano aggiunte le uova sode.

Col passare degli anni la ricetta è stata migliorata: l’impasto è diventato quello dei dolci e sono stati aggiunti i “riavulicchi”, cioè le decorazioni di zucchero colorate. 

La ricetta è semplice: basta 1kg di farina, 400gr di zucchero, latte quanto basta, 150gr di margarina, 15gr di ammoniaca per dolci e 2 uova. Si impastano tutti gli ingredienti decidendo la forma da dare (si spazia dalle colombe, ai cesti, al cuore, etc.) per poi aggiungere le uova già bollite e sode e, terminata la cottura (di circa 10 minuti ad una temperatura di 180°), si finiscono di decorare a piacere. 

Tipici sono anche i biscotti quaresimali che vengono realizzati soprattutto nel periodo della Quaresima: diverse sono le varianti da Catania a Palermo.

Un altro dolce tipico del periodo pasquale è la colomba, conosciuta anche come cassatella che, a Modica, diventa un secondo piatto perchè arricchito con tuma o ricotta. 

Diverse sono, invece, le ricette per l’agnellino di zucchero che viene realizzato con la pasta reale. Tra le varianti particolari, spicca la città di Acireale, dove il dolce assume dimensioni quasi naturali.

L’agnello, però, ha un ruolo preponderante nelle tavole siciliane, non solo in ambito di dolci. Infatti, la carne prelibata, viene cotta al forno insieme alle patate o semplicemente cotto alla brace.

Dal dolce al salato, dalle uova di cioccolato all'”aceddu cu’ l’ovu”: che sia Pasqua o Natale, in Sicilia, ogni occasione è buona per mangiare. D’altronde, si sa, “gente di panza, gente di sustanza”.

Rossana Nicolosi

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