“Torturati e segregati con la violenza”, almeno 16 bambini morti: l’incubo dei migranti della Diciotti

“Torturati e segregati con la violenza”, almeno 16 bambini morti: l’incubo dei migranti della Diciotti

CATANIA – Non smette di far parlare di sé il caso della Nave Diciotti, arrivata al porto di Catania il 20 agosto con 177 migranti, molti dei quali rimasti lì per oltre una settimana. Cento di loro sono stati trasferiti al centro di accoglienza a Rocca di Papa, in provincia di Roma, in condizioni di salute non proprio ottimali.

Tanta la stanchezza e il malessere al loro arrivo nel centro di accoglienza, ma non finisce qui. I loro sono stati racconti strazianti, inquietanti e che raccontano un vero e proprio incubo.

Anni e anni di violenze, segregazione, donne incinte abbandonate se stesse. Azioni cruente nei loro confronti, senza il minimo scrupolo di coscienza e senza un briciolo di sensibilità

Tra gli orrori, difficili da raccontare, quello di essere stati interrati in un magazzino in Libia. Il tutto sotto un vero e proprio regime di tortura. Non solo, però. In queste condizioni sono nati anche circa sedici bambini. Nessuno di loro, però, è riuscito a sopravvivere. Madri che hanno visto i loro piccoli morire anche dopo appena sei mesi di vita.

Questa la triste realtà vissuta, questo l’incubo di molti di loro. Poi l’arrivo a Catania, l'”ostaggio” di cinque giorni sulla nave Diciotti. Adesso, forse, più serenità.

Nonostante ciò però non si fermano le proteste e le controproteste, che vedono contrapposti quelli a favore dell’arrivo dei migranti ai militanti di Casapound.