Terremoto nella sanità catanese, 17 avvisi di conclusione indagini: anche per Razza e Scavone

CATANIA – Concluse le indagini preliminari relative all’inchiesta che coinvolge il settore sanitario di Catania.

La Procura etnea ha emesso un avviso di conclusione delle indagini che riguarda 17 indagati, i quali sono stati destinatari del provvedimento firmato dalla sostituta procuratrice Alessandra Tasciotti.

Inchiesta sanità catanese

L’inchiesta ruota attorno a un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale. Questa si concentra su incarichi assegnati nell’ambito di progetti finanziati e approvati dall’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

Si sospetta che tali incarichi siano stati attribuiti a individui “predestinati” o a parenti attraverso bandi predisposti ad hoc e esami truccati nel concorso per la nomina a direttore amministrativo dell’Ordine dei medici di Catania.

Gli ex assessori regionali Ruggero Razza (FdI) ed Antonio Scavone (Mpa) sono indagati per turbata libertà di scelta del contraente, relativamente alla nomina di due professionisti per altrettanti progetti. A Ignazio La Mantia, presidente dell’Ordine dei medici di Catania, viene contestata la turbata libertà degli appalti per aver favorito un candidato nel concorso per un posto dirigenziale all’interno dell’Ordine etneo.

I nomi degli indagati

Gli indagati includono Giuseppe Arcidiacono, 65 anni, dirigente medico dell’Arnas Garibaldi di Catania; Nunzio Ezio Campagna, 61 anni.

Ma anche Sebastiano Felice Agatino Ferlito, 69 anni, e l’ex funzionario amministrativo dell’Università di Catania, Gesualdo Antonino Missale, 52 anni. Sono accusati di turbata libertà degli appalti e del procedimento di scelta del contraente, nonché di corruzione per atti contrari al proprio dovere.

Nell’inchiesta sono coinvolte altre 13 persone. Tra di esse ci sono anche due ex assessori regionali, Ruggero Razza (FdI) ed Antonio Scavone (Mpa). Sono indagati per turbata libertà di scelta del contraente per la nomina di due professionisti in relazione a progetti specifici.

Inoltre, il presidente dell’Ordine dei medici di Catania, Ignazio La Mantia, è accusato di turbata libertà degli appalti. Avrebbe favorito un candidato nel concorso per un ruolo dirigenziale all’Ordine di Catania.

Gli altri destinatari del provvedimento sono: Alberto Bianchi, Paola Rita Campagna, Filippo Di Piazza, Giuseppe.Di Rosa, Calogero Grillo, Rosalia Maria Leonardi, Eugenio Pedullà, Ernesto Guido Rapisarda, Francesco Lo Re e Daniele Sorelli. Tre di loro, Arcidiacono, Nunzio Enzo Campagna e Missale, sono agli arresti domiciliari.