Terremoto nel Catanese, direttore Ingv: “Potrebbe essersi mossa faglia etnea a causa della carica magmatica dell’Etna”

CATANIA – La giornata di oggi ha lasciato un po’ allarmati i catanesi che, nel cuore della notte, alle 2,34 sono stati svegliati dal terremoto. La scossa è stata di magnitudo 4.8, con epicentro nel comune di Santa Maria di Licodia.

Alcuni cittadini hanno preferito trascorrere la notte fuori dalle proprie abitazioni. Da segnalare alcuni crolli di leggera entità e diverse decine di persone lievemente ferite.

Per fare chiarezza sull’evento sismico di oggi, abbiamo contattato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania e, ai nostri microfoni, ha parlato il direttore Eugenio Privitera, che ci ha spiegato: “Subito dopo il terremoto ci sono state circa 40 scosse di lieve entità, solo 2 hanno superato la magnitudo 2.0, raggiungendo al massimo 2.5“.

In merito alla causa del terremoto, Privitera dichiara: “Sospettiamo, anche se ancora per aver certezze bisogna aspettare il risultato della analisi in corso, che si sia mossa una faglia etnea, già conosciuta per eventi sismici similari“.

Conclude il direttore dell’Ingv: “La faglia si potrebbe essere messa in movimento a causa dello stress procurato dalla carica magmatica dell’Etna, che osserviamo e monitoriamo da giorni con i nostri strumenti“.

Ricordiamo a tutti i cittadini che, in caso di necessità, è possibile contattare la Protezione Civile etnea al numero 095/484000, o per qualsiasi altra emergenza, il numero unico per le emergenze 112.