Tentato omicidio a San Cristoforo, dalla lite ai colpi di pistola: in manette due catanesi

CATANIA – Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, in esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia cautelare in carcere emessa in data 25.9.2018 dal Gip del Tribunale di Catania, la Polizia di Stato ha arrestato:

  • Giuseppe Censabella, 39 anni, pregiudicato;
  • Alessandro Scalia, 40 anni, pregiudicato.

 

In foto (in ordine da sinistra a destra) Giuseppe Censabella, 39 anni e Alessandro Scalia, 40 anni

Entrambi sono ritenuti responsabili dei reati di tentato omicidio aggravato e di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

La misura cautelare è stata emessa in esito alle indagini, coordinate dall’autorità giudiziaria, avviate la sera dello scorso 4 settembre, quando il personale della Squadra Mobile-Sezione Reati contro la persona, è intervenuta nel rione di San Cristoforo, dove erano stati segnalati colpi d’arma da fuoco.

In sede di sopralluogo, eseguito unitamente al personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, si è accertato che la porta d’ingresso di un’abitazione, ubicata a piano terra, era stata attinta da numerosi colpi d’arma da fuoco e sul posto sono stati rinvenuti e sequestrati bossoli e frammenti di piombo.

Le indagini, condotte dalla Sezione Reati contro la Persona, hanno consentito di appurare che nel tardo pomeriggio del 4 settembre, si era verificata un’accesa lite per motivi personali, tra una donna e la figlia di Censabella. Sul posto, accompagnato da Scalia Alessandro a bordo di uno scooter, è giunto il 39enne che ha ingaggiato una violenta lite con il proprietario dell’abitazione che aveva spalleggiato la donna; dopo essere venuti alle mani, Censabella si è allontanato per poi ritornare sul posto armato di un bastone con il quale ha cercato di picchiare l’uomo, senza riuscire nel proprio intento.

Censabella si è allontanato sempre a bordo del ciclomotore, preannunciando il proprio ritorno armato di pistola per sparare al suo antagonista ed alla sua famiglia.

In effetti, trascorso un breve lasso di tempo, l’uomo ha fatto ritorno a bordo dello scooter condotto da Scalia, armato di pistola e, senza scendere dal mezzo, ha esploso otto colpi d’arma da fuoco verso la porta dell’abitazione, non riuscendo nell’intento di attingere le vittime che, accorgendosi della sua presenza, hanno fatto precipitosamente rientro a casa chiudendo le imposte.

Il sopralluogo eseguito da personale del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica ha permesso di attestare che tutti i colpi erano stati sparati mirando alla porta dell’abitazione, in particolare due di essi si sono conficcati, senza trapassarla, nei battenti in ferro – che hanno attutito l’impatto dei proiettili, mentre la porta in alluminio è stata perforata – ad altezza idonea ad uccidere chi si fosse trovato dietro alla porta.

Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Catania, piazza Lanza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.