CATANIA – “Si deve innanzitutto ai sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori dello Stabile se gli anni di crisi e di timori per la stessa sopravvivenza dell’ente sembrano ora lontani. Proprio per questo, perché quei sacrifici non siano vanificati, chiediamo ora che il futuro del Teatro venga costruito su basi certe e condivise“. Lo affermano Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania, e Salvo Orlando, segretario generale aggiunto della Uilcom etnea, oggi al Teatro “Verga” insieme con la segretaria confederale Uil Maria Pia Castiglione per la presentazione del nuovo cartellone dello Stabile.
“Abbiamo risposto all’invito per la presentazione del cartellone 2021/2022, – proseguono – ma rinnoviamo la richiesta di confronto perché si chiarisca finalmente nelle sedi opportune se il bilancio preventivo sia stato sottoscritto dai soci istituzionali e, quindi, se la stessa nuova stagione abbia adeguata copertura“.
Enza Meli e Salvo Orlando aggiungono: “Per Catania, per l’intero territorio, resilienza e ripresa passano anche dalla vitalità delle sue istituzioni culturali. Il Teatro Stabile rappresenta storia e identità di un popolo, orgogliosamente riconosciutosi in una lunga e prestigiosa tradizione di artisti etnei che va ora tenuta viva promuovendo e valorizzando gli attori e le produzioni catanesi e siciliani. Rivendichiamo pertanto interlocuzione urgente con gli organi di governo del Teatro, pur nella consapevolezza di quanto ciò sia difficile essendo il Consiglio d’amministrazione ormai in scadenza, per verificare se siano state riservate opportuna attenzione e pari trattamento agli artisti locali rispetto ai colleghi ospiti anche nelle scritturazioni“.
“Infine, – concludono – ribadiamo che nessuno può dimenticare oggi l’apporto determinante delle lavoratrici e dei lavoratori al superamento di una tormentata fase nella vita dello Stabile. In considerazione di ciò, sollecitiamo equità e trasparenza nei criteri di concessione dei bonus ai dipendenti come nella definizione dei contratti mentre siamo costretti a ricordare che viene ancora ignorata la richiesta sindacale per la contrattazione di secondo livello, il riconoscimento di merito per i dipendenti e l’ormai indispensabile adeguamento della pianta organica“.
Immagine di repertorio
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