Teatro Bellini di Catania, lavoratore tenta di darsi fuoco

CATANIA – Proprio stamattina vi abbiamo informato della protesta dei “precari del Bellini” che hanno deciso di occupare il palco dell’omonimo Teatro.

Dopo poco meno di 40 giorni trascorsi in presidio sul terrazzo del teatro, operai e artigiani, hanno deciso di mettere in campo una protesta più “invasiva” occupando l’interno dell’edificio.

La protesta si è svolta senza scontri né manifestazioni violente, fino a quando, probabilmente a causa dell’esasperazione, un lavoratore ha tentato di darsi fuoco.

“Incredibile, solo così si può definire questa vicenda. Non si può arrivare a tanto per un diritto acquisito, perché lo dobbiamo sempre ricordare, si tratta di un diritto acquisito” afferma Antonio Santonocito, responsabile regionale Snalv, Sindacato Autonomo Lavoratori e Vertenze aderente alla Confsal.

Fortunatamente non è accaduto l’irreparabile, grazie soprattutto all’intervento dei colleghi vicini: “Per fortuna siamo riusciti a dissuaderlo dal compiere un gesto così estremo – commenta un collegail medico lo ha visitato e sta bene”.

Sulla vicenda si sono espressi il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, il segretario della Slc Cgil Davide Foti e il segretario confederale della Cgil, Giovanni Pistorio.

“La situazione è drammatica, i lavoratori sono allo stremo e non è più tempo che le istituzioni rimandino soluzioni e dialogo con chi negli anni ha fatto grande il Teatro Massimo Bellini di Catania – hanno commentato -. Una situazione purtroppo aggravata anche da una delle gestioni commissariali che ha penalizzato la prosecuzione dei rapporti di lavoro. Ci rivolgiamo però al presidente della Regione, Crocetta, ricordandogli che fino ad oggi la Regione non ha progettato alcuna soluzione concreta per il salvataggio di un ente di caratura internazionale, importante per il territorio, per la cultura (che non è un peso ma una risorsa per lo sviluppo, se compresa e trattata nel modo giusto) e per la sopravvivenza di centinaia di famiglie. Siamo certi – concludono – che esistano sempre spazi di manovra e soluzioni, anche nella più difficile delle circostanze. Girarsi dall’altra parte e perdere altro tempo non è un atteggiamento utile, e meno che mai democratico”.

Intanto resta confermato lo spettacolo di stasera “Capuleti e Montecchi”.