CATANIA – La scorsa notte, personale della locale Squadra Mobile e del Commissariato Borgo-Ognina ha arrestato Iulian Moise, 37enne nato in Romania, già evaso dagli arresti domiciliari dopo aver rotto il braccialetto elettronico e, a seguito del decreto di vane ricerche, dichiarato latitante dallo scorso 19 ottobre.
Moise annovera precedenti penali contro il patrimonio e al momento dell’arresto era, tra l’altro, destinatario di 2 misure di aggravamento di custodia cautelare in carcere emesse dalle Corti di Appello di Palermo e Caltanissetta. Il 16 di questo mese, Moise, già ricercato dalle forze dell’ordine, è riuscito a fuggire da un casolare a Paternò, grazie all’aiuto di 3 suoi connazionali presenti, che sono stati tempestivamente individuati e indagati dalla Polizia di Stato per il reato di favoreggiamento personale, furto di energia elettrica e detenzione di strumenti atti ad offendere (mazza, coltelli e simili).
Alla luce di quanto esposto, i poliziotti si sono recati a San Cristoforo, precisamente in via Vinciguerra e, dopo avere cinturato l’edificio individuato quale nascondiglio di Moise, ponendo personale anche sui tetti, hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento; il rumeno è stato sorpreso e bloccato insieme a un connazionale, D.A., che è uno dei 3 che già lo scorso 16 ottobre l’ha aiutato a scappare dalle forze dell’ordine. Per questo motivo, quest’ultimo è stato indagato nuovamente per il reato di favoreggiamento personale.
L’attività d’indagine è stata articolata, poiché Moise gode di una rete di amicizie sul territorio che, a oggi, lo hanno favorito dandogli accoglienza in abitazioni sconosciute all’Ufficio delle Entrate in quanto senza regolari contratti di locazione, con allacci di luce abusivi e prive delle condizioni minime richieste dalla legge ai fini dell’abitabilità: tutti questi elementi hanno reso difficile l’individuazione dei luoghi oggetto di nascondiglio del Moise.
A seguito di perquisizione domiciliare e personale, sono stati trovati e sequestrati penalmente: proiettile calibro 22, 1 coltello a serramanico con lama lunga 8 cm, 1 coltello ad apertura manuale con lama a uncino lunga 9 cm, un’accetta di grandi dimensioni e una mazzuola in ferro con manico di legno.
Ciò posto, entrambi i soggetti sono stati indagati per i reati di detenzione illegale di munizioni, armi bianche e altri oggetti atti ad offendere.
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