CATANIA – Altre tre tentate truffe telefoniche, nel giro di pochi giorni, ai danni di donne di 52, 56 e 58 anni residenti a Mascalucia e San Gregorio, sono state sventate grazie alla prontezza delle vittime, che insospettite dalla telefonata ricevuta, hanno interrotto la conversazione e si sono rivolte ai Carabinieri.
Le truffe telefoniche
Le donne si sono recate immediatamente in caserma dopo aver ricevuto la chiamata di un finto maresciallo dei Carabinieri. A due di loro, il truffatore ha raccontato che i figli erano stati arrestati perché, dopo aver causato incidenti stradali, erano fuggiti senza prestare soccorso. Sfruttando l’istinto di protezione delle madri, il truffatore ha chiesto un pagamento immediato per evitare che i giovani fossero condotti in carcere. Alla terza donna, invece, la truffa è stata orchestrata in modo diverso: il truffatore ha fatto apparire la sua utenza come quella, effettivamente esistente, di un Comando Carabinieri, sperando di guadagnarsi la fiducia della vittima e convincerla a trasferire tutti i suoi risparmi su un conto corrente a lui accessibile.
In tutti e tre i casi, le vittime hanno preferito recarsi di persona in caserma per raccontare ai Carabinieri quanto stava accadendo.
La campagna di sensibilizzazione
Questo risultato è frutto della campagna di sensibilizzazione della cittadinanza voluta dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, mirata a contrastare il fenomeno delle truffe, spesso rivolte agli anziani, considerati dai malviventi come particolarmente vulnerabili. La campagna comprende incontri tenuti dai Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni nei centri anziani e nelle chiese, durante i quali i militari, opportunamente formati, descrivono le modalità operative dei truffatori che, facendo leva sull’emotività delle vittime, prospettano situazioni di difficoltà di un loro figlio o parente e chiedono denaro per risolvere il presunto problema.
Durante gli incontri, i Carabinieri forniscono semplici consigli per evitare di cadere nella trappola: ricordano che nessuno, tantomeno le Forze dell’Ordine, può chiedere denaro per evitare l’arresto di un familiare o le conseguenze di un incidente causato da un parente; raccomandano di non fornire dati personali o bancari agli sconosciuti e consigliano, in caso di dubbio, di chiamare subito il numero di emergenza “112” o di rivolgersi alla locale Stazione Carabinieri.
Questi consigli si sono dimostrati efficaci nel sventare ben 16 tentativi di truffa fino ad oggi. I truffatori trovano quindi “tempi duri” grazie all’impegno costante dei Carabinieri, che sono sempre disponibili per chiarimenti e hanno coinvolto anche i militari specializzati della Sezione “cyber investigation” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania per condurre indagini tecniche sofisticate e risalire ai criminali. In caso di dubbio, chiamate il 112.