CATANIA – Due catene di supermercati, un unico referente: Cosa Nostra.
L’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, che ha portato all’arresto di 15 persone legate alla criminalità organizzata, ha fatto emergere alcune infiltrazioni mafiose della malavita in 4 direzioni generali della Lidl.
Tra queste figura anche quella di Misterbianco, a cui, come riporta il Corriere della Sera, fanno riferimento 33 supermercati nel catanese e anche alcuni a Malta. La filiale siciliana, avrebbe versato alcuni soldi al clan Laudani per ottenere dei vantaggi e delle garanzie nel settore della logistica. La falla nel sistema sarebbe stata causata dalla mancanza di serrati controlli in alcune gare d’appalto.
Si sa, in Sicilia non è facile operare in alcuni settori. Quella della Lidl, infatti, si aggiunge ad altre storie in cui la grande distribuzione ha avuto a che fare con la criminalità organizzata.
Il caso più recente ed eclatante è quello che ha visto protagonista l’Aligrup, società di cui faceva parte Sebastiano Scuto e che ha portato alla chiusura di numerosi punti vendita Despar. Scuto, nella sentenza emessa l’8 ottobre del 2015, è stato accusato di aver “finanziato in modo continuativo” la ‘famiglia’ Laudani “in cambio di una duratura protezione” e “riciclato in attività economica legale ingenti proventi delle attività illecite della cosca“.
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