Succede a CATANIA e provincia: martedì 3 gennaio POMERIGGIO

CATANIA – Ecco i fatti di cronaca più importanti di questo martedì 3 gennaio pomeriggio: 

I carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato Gaetano Gianluca Amadio, 32enne, catanese, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania. L’uomo dovrà espiare la pena residua di 6 mesi e 26 giorni di reclusione poiché ritenuto responsabile di furto e ricettazione, reati commessi a Sant’Agata li Battiati nel 2015. L’arrestato è stato ristretto ai domiciliari.

I carabinieri della Stazione di Riposto hanno arrestato un 40enne, del luogo, dando esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dalla Corte d’Appello di Catania. L’uomo, già ai domiciliari dal 10 agosto 2015 per lesioni personali aggravate e violenza privata, negli ultimi mesi ha iniziato a minacciare la vittima con una serie di messaggi e telefonate. I carabinieri hanno segnalato immediatamente la gravità delle minacce all’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento ordinando la reclusione dell’uomo nel carcere di Piazza Lanza.

I carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato Giuseppe Chiarenza, 39enne, catanese, per evasione. L’uomo, benché  sottoposto agli arresti domiciliari, nella tarda mattinata di ieri è stato riconosciuto e bloccato da una pattuglia durante un servizio di controllo del territorio  mentre percorreva a piedi una via limitrofa alla propria abitazione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai domiciliari  in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

 

I carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno arrestato un 15enne, del luogo, su ordinanza di custodia cautelare emessa del Tribunale per i minorenni di Catania. Il giovane, già collocato in una comunità di recupero a Piraino, il 14 dicembre scorso ha aggredito e minacciato una educatrice colpendola alla testa con la cornetta di un telefono. Il GIP tenuto conto della gravità dell’accaduto ha inteso aggravarne la misura restrittiva per cui il minore è stato prelevato dalla comunità alloggio ed associato  nell’istituto di detenzione minorile di Catania Bicocca.