Succede a Catania e provincia: 3 agosto MATTINA

CATANIA – Polizia e finanza: ecco i fatti di cronaca più importanti della mattinata.

  • La scorsa notte, agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno arrestato per evasione il pregiudicato Pasquale Scuderi. L’uomo che conta precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, armi e stupefacenti, era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e, invece di trovarsi all’interno della propria abitazione è stato fermato e controllato mentre si trovava a bordo di un’auto in via Santo Cantone. Gli accertamenti dei poliziotti hanno immediatamente evidenziato lo stato di restrizione della libertà a cui Scuderi era sottoposto; inoltre, all’interno dell’auto su cui viaggiava, sono stati rinvenuti vari attrezzi atti allo scasso. Accompagnato in questura, Scuderi è stato denunciato per il porto ingiustificato di arnesi da scasso e, su disposizione del pm, riaccompagnato a casa agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza per direttissima. 

  • La scorsa notte personale delle volanti ha eseguito mirati controlli nel rione di San Berillo Nuovo, e più specificamente nella Piazza San Leone nota per l’intensa attività di spaccio, nel corso dei quali sono stati arrestati i pregiudicati Salvatore Marsengo e Andrea D’Ambra. A un primo controllo, gli agenti non hanno rilevato alcunché ma poi effettuando a distanza di qualche ora un secondo accertamento, hanno colto di sorpresa gli spacciatori. Alla vista della volante, infatti, Marsengo ha inutilmente tentato di avvisare il complice che ha provato di disfarsi di una busta di cellophane con 38 dosi di marijuana già pronta per lo spaccio. I due sono stati accompagnati in questura da dove, su disposizione del pm, sono stati rinchiusi ai arresti domiciliari nelle proprie abitazioni. Lo stupefacente è stato sequestrato.

  • Polizia e Finanza hanno fermato 5  cittadini di varie nazionalità accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 409 migranti e 4 cadaveri giunti al Porto di Catania ieri mattina, dalla nave “Topaz Responder”, battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni ”Emergency” e “M.O.A.S.”. I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi in acque internazionali nel corso di 4 differenti eventi di soccorso. Quattro i gambiani fermati Buba Ansumana, Bakary Trowolly Lamine, Essa Barry, Momodou Jarju e del cittadino egiziano Warshid Said Salaheddin. Gli hanno avviato, con la collaborazione degli interpreti, durante le operazioni di sbarco nel Porto di Catania, le indagini finalizzate all’identificazione degli scafisti. Ansuama e Lamine eranon componenti dell’equipaggio di un natante in legno di circa 5 metri su cui viaggiavano 19 migranti. Barry, Jarju e Salaheddin erano componenti dell’equipaggio di un gommone di 18 metri circa, di colore nero, su cui viaggiavano 155 migranti. A bordo del predetto gommone viaggiavano anche tre donne ed un uomo, i cui cadaveri sono stati recuperati durante le operazioni di soccorso condotte dalle citate navi “Juventa” e “Vega”. A conclusione delle attività,i fermati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.