Succede a Catania e provincia: 29 agosto MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni condotte dai carabinieri a Catania e provincia:

  • I carabinieri di Catania hanno arrestato Alessandro Calogero, 25 anni, in quanto ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizionamento. Blitz a sorpresa ieri sera dei militari nel quartiere S.Cristoforo dove due distinte squadre di intervento sono entrate in un’abitazione di via Oriente e in un garage di via Villascabrosa, in uso al giovane. Le perquisizioni dei locali hanno consentito il ritrovamento e sequestro di circa 2 Kg di droga, “hashish” e “marijuana”, più del materiale comunemente utilizzato per pesare e confezionare gli stupefacenti da immettere sul mercato al dettaglio che in questo caso avrebbero potuto fruttare più di 30 mila euro, 3 serbatoi, di cui uno per fucile da guerra AK-47 e 2 per pistola Beretta cal.9×21, e oltre 100 munizioni di vario calibro, tra le quali anche di cal.7,62 e cal. 12. I serbatoi nei prossimi giorni saranno inviati al RIS di Messina dove gli specialisti li esamineranno per associarli eventualmente a episodi criminosi. Il giovane, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania di piazza Lanza.

 

  • I carabinieri di Catania hanno arrestato Agatino Blanco, 54 anni, nell’esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dal Tribunale di Catania. L’uomo è stato ritenuto colpevole dai giudici di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Pedara il 6 agosto del 2016, e condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione da scontare ai domiciliari.

Agatino Blanco, 54 anni

  • I carabinieri di Pedara hanno arrestato un commerciante di 43 anni, un disoccupato di 52 anni e un pregiudicato di 57 anni, tutti del posto, in quanto ritenuti responsabili di furto aggravato. Per porre un freno al dilagare dei furti di acqua pubblica ieri mattina i militari, coadiuvati dai tecnici dell’Acoset, hanno effettuato numerosi accessi in esercizi commerciali e civili abitazioni accertando, in un negozio e due immobili, l’allaccio abusivo alla rete idrica pubblica. In seguito sono stati ripristinati i collegamenti originari dei contatori privati alla rete idrica.