Succede a Catania e provincia: 27 settembre MATTINA

Succede a Catania e provincia: 27 settembre MATTINA

CATANIA – Carabinieri: ecco i fatti di cronaca più importanti di questa mattina a Catania e provincia.

  • I Carabinieri della stazione di Trecastagni hanno arrestato Salavtore Cannavò, sessantenne del luogo, su ordine esecuzione per pena detentiva emesso dalla procura della Repubblica di Catania. L’uomo dovrà scontare la pena di 10 mesi di reclusione per lesioni personali e porto illegale di arma perchè, in particolare il 10 febbraio 2013 a Pedara, aggredì il suo datore di lavoro, un imprenditore edile di 52 anni, dopo un’accesa discussione scaturita per motivi economici e lo colpì con diversi fendenti con un coltello. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto ai domiciliari.                               il-coltello-sequestrato cannavo-salvatore-trecastagni-12-5-1956
  • I Carabinieri del stazione di Biancavilla hanno arrestato Alfio Ricceri, cinquattottenne del luogo, per evasione dagli arresti domiciliari. Ieri pomeriggio, una pattuglia, durante un servizio di controllo del territorio ha riconosciuto e bloccato l’uomo, già ai domiciliari per evasione, mentre si trovava a piedi in via Monte Cimone, senza alcun giustificato motivo, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era sottoposto. L’arrestato è stato associato nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria   

                                                                                                                      ricceri-alfio-biancavilla-1-6-1958

  • I Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Paternò hanno denunciato alla procura della Repubblica di Catania un quarantottenne di Biancavilla, già gravato da pregiudizi penali, per truffa aggravata. Ieri mattina, l’uomo si è presentato all’interno di un negozio del centro cittadino di Belpasso e, fingendosi un elettricista, si è rivolto alla commessa richiedendo la somma di 100 euro per una prestazione lavorativa effettuata, ma in realtà mai fatta, per conto del suo titolare. Il truffaldino, al fine di raggirare e convincere la ragazza a consegnargli il denaro, ha addirittura inscenato una telefonata col proprietario del negozio. L’impiegata, per quanto titubante, vista l’insistenza dell’uomo gli ha consegnato la somma richiesta, ma quando il malfattore è uscito dal negozio ha subito telefonato al datore di lavoro comunicando quando accaduto. Dopo essersi resi conto della truffa, la vittima ha immediatamente telefonato al 112 denunciando il fatto e fornendo un’accurata descrizione del reo. Una pattuglia del nucleo operativo della compagnia di Paternò, che gravitava in zona, è subito intervenuta rintracciando e bloccando il 48enne in via Roma nei pressi del negozio. La somma di denaro truffata è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. I militari hanno accertato che il malvivente solo nel 2016 è stato denunciato per truffa ben 8 volte, adoperando sempre lo stesso modus operandi. L’impostore, in particolare, si apposta fuori dai negozi e sceglie le sue vittime, in prevalenza giovani commesse. Poi, dopo aver accertato che non c’è il titolare, entra nel negozio e spacciandosi per un elettricista pretende dall’impiegata delle somme di denaro, spesso dai 80 a 100 euro, per delle presunte prestazioni eseguite per conto del proprietario del negozio, col il quale finge di parlare al telefono per convincere la vittima a pagare.