Succede a Catania e provincia: 20 settembre MATTINA

CATANIA – Polizia e carabinieri, ecco i fatti più importanti di questa mattina:

  • La Polizia di Stato ha arrestato tre persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Piacenti intesi “ceusi”), associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione ed usura. Si tratta di Rosario Luca Privitera, di 40 anni che dovrà espiare una pena di 3 anni e 10 mesi, Antonio Tavolacci, di 44 anni condannato a 3 anni e 11 mesi, e Mario Lionti, di 42 anni condannato a 4 anni di detenzione.

Antonio Tavolacci, 44 anni – Mario Lionti, 42 anni – Rosario Luca Privitera, 40 anni

  • I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania e della Tenenza di Mascalucia hanno arrestato il 19enne, catanese, Francesco Messina, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato e furto con strappo in concorso. Agiva a bordo di uno scooter Honda Sh 300 nero con la targa di volta in volta parzialmente ritoccata nelle sigle identificative. Le vittime designate erano le donne anziane dell’hinterland catanese a cui strappava le borse con violenza e, dopo essersi allontanato dal luogo dello scippo, ne razziava il contenuto che, oltre al denaro contante, comprendeva in molti casi le carte di prelievo, con i relativi codici incautamente segnati vicino le card, che, prima delle denuncia delle poverette, gli permettevano di recarsi immediatamente ad un qualsiasi sportello bancomat e ritirare tutto il denaro contante prelevabile. Grazie alla perseverante ricostruzione investigativa svolta dai militari del Nucleo Operativo e dai colleghi di Mascalucia – supportata da immagini video, testimonianze e riconoscimenti formali – si è potuto far luce su almeno sei di questi furti con strappo – molti altri sono ancora al vaglio degli inquirenti – commessi dall’indagato a Mascalucia, Tremestieri Etneo e San Giovanni La Punta (CT), nel periodo tra il 5 luglio ed il 26 agosto di quest’anno, proprio ai danni di sei donne anziane. Il quadro probatorio rappresentato dagli investigatori dell’Arma al giudice ha convinto quest’ultimo ad emettere la misura restrittiva con conseguente reclusione del reo nel carcere di Catania Piazza Lanza.

Francesco Messina, 19 anni

  • Nella giornata di ieri alle ore 13,00 a Biancavilla, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paternò hanno arrestato nella flagranza del reato di estorsione: Giuseppe Amoroso, 44 anni, inteso “Pippo l’avvocato”, e Gregorio Gangi, 27 anni. Il primo arrestato è ritenuto esponente di spicco del clan “Toscano – Tomasello – Mazzaglia”, attivo nel comune di Biancavilla e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”. A seguito di una mirata attività info-investigativa, i militari operanti appostati nelle immediate vicinanze del Bar “Le Carillon” di Biancavilla, osservavano gli spostamenti dei due soggetti che incontravano la vittima dell’estorsione per discutere i termini dell’attività illecita. I militari hanno accertato dunque che la vittima veniva intimata a consegnare a titolo di “protezione” una somma di denaro con frequenza mensile o in alternativa di trasferire gli interessi commerciali in altra sede. I Carabinieri del Nucleo Operativo a questo punto hanno dato l’inizio all’operazione: simulando un incidente tra l’auto civetta e lo scooter con a bordo i due soggetti, li bloccavano in via Vittorio Emanuele a Biancavilla, annullando quindi ogni possibilità di fuga, garantendo al contempo una cornice di sicurezza. Dopo qualche minuto sono intervenute la pattuglie del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Paternò, che hanno condotto gli arrestati in caserma. I militari, a seguito di perquisizione personale, hanno sequestrato la somma di 1100 euro probabile provento di attività delittuosa.

Giuseppe Amoroso, 44 anni e Gregorio Gangi, 27 anni

  • I Carabinieri della Compagnia di Caltagirone hanno arrestato, nella flagranza, un 18enne, del posto, reo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
    Ieri notte, in Viale dell’Autonomia , una pattuglia del radiomobile ha fermato il giovane calatino mentre si intratteneva a bordo di una Fiat Punto con altri due coetanei. I militari, notando una certa irritabilità da parte dei tre fermati, li hanno sottoposti a perquisizione personale trovando, nelle tasche del 18enne un sacchetto in cellophane contenente quasi 50 grammi di marijuana, mentre gli altri due occupanti, di cui uno proprietario dell’auto, nascondevano indosso uno dose di cocaina e qualche grammo di marijuana. La droga è stata sequestrata mentre l’arrestato, in attesa di giudizio, è stato relegato agli arresti domiciliari.