Succede a Catania e provincia: 19 settembre MATTINA

Succede a Catania e provincia: 19 settembre MATTINA

CATANIA – Carabinieri, ecco i fatti più importanti della giornata:

  • I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato tre giovani catanesi, Cristian Zappalà, di 20 anni, uno 18 ed un 21 anni, per ricettazione, porto illegale di arma alterata e resistenza a Pubblico Ufficiale. È successo ieri notte, quando una pattuglia, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, in viale Kennedy ha imposto l’Alt ad una Ford Fiesta con a bordo tre giovani. Il conducenteperò non si è affatto fermato, ma ha accelerato la corsa del mezzo. Ne è scaturito un inseguimento concluso in una rotatoria nelle vicinanze dove l’auto si è schiantata ed i tre sono stati bloccati. Nella Ford, risultata rubata alcuni giorni fa in una via del centro cittadino, sono stati trovati una pistola giocattolo Olimpyc, calibro 38, priva di tappo rosso, due passamontagna e dei guanti in lattice, che sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 

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  • I carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno arrestato Gabriel Pocorobba, 25enne, per maltrattamenti in famiglia e lesione personale. È successo stanotte: prima le urla a squarcia gola, poi il rumore delle botte: una pattuglia, su richiesta da parte di un vicino che ha segnalato al 112 una lite in famiglia, è intervenuta nella casa del centro di Fiumefreddo di Sicilia bloccando il giovane in un’evidente stato di agitazione, presumibilmente dovuta all’effetto d’alcool. Il 25enne poco prima, a seguito di una discussione scaturita per futili motivi, aveva aggredito a calci e pugni la madre. La vittima soccorsa da personale del “118” è stata trasportata e medicata all’ospedale di Taormina dove i sanitari gli hanno riscontrato un trauma cranico e diverse ecchimosi in vari parti del corpo, giudicate guaribile 25 giorni. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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