Succede a Catania e provincia: 17 giugno MATTINA

Succede a Catania e provincia: 17 giugno MATTINA

CATANIA – Polizia e carabinieri: ecco i fatti di cronaca più importanti della mattinata.

  • Nonostante le misure cautelari ripetutamente applicategli, il pregiudicato romeno Ciprian Binghiac di 32 anni era un irriducibile: sottoposto alla prima, poco afflittiva, misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, a causa delle ripetute violazioni era stato, poi, ristretto agli arresti domiciliari. Ma, nemmeno ciò è servito a far comprendere al Binghiac i sensi della giustizia: sono continuati, infatti, gli episodi d’inosservanza delle imposizioni dl magistrato. Il pregiudicato, che deve rispondere del reato di furto, oltre a quello di evasione dagli arresti domiciliari, era sotto osservazione da parte degli uomini del commissariato centrale i quali ne hanno segnalato la condotta all’autorità giudiziaria per l’adozione dei provvedimenti del caso. Così, nella giornata di ieri, i poliziotti del “Centrale” hanno rintracciato il rumeno e, in esecuzione dell’Ordinanza emessa dalla Corte di Appello di Catania, lo hanno ammanettato e rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

  • Nel corso della scorsa notte, personale delle Volanti si è recato, su disposizione della Sala Operativa, in via Sisto, nei pressi di via Umberto, dove erano stati segnalati due soggetti intenti ad armeggiare su un ciclomotore in sosta sulla pubblica via. Giunti sul posto dopo pochi istanti, in concomitanza con una pattuglia dell’Esercito in servizio in quella zona, gli agenti hanno notato due individui mentre tagliavano la catena che bloccava il ciclomotore. I malviventi, alla vista dei poliziotti, sono fuggiti scavalcando la recinzione di un istituto scolastico, ivi ubicato. Mentre pattuglie convergevano sul posto, allo scopo di cinturare la zona e precludere ogni via di fuga ai due, ai poliziotti non è rimasto che inseguirli all’interno della scuola dove si introdotti da una porta del piano terra. Scardinato un altro infisso, i fuggiaschi hanno preso una scala antincendio, dove, però, i poliziotti hanno messo fine alla corsa di uno dei due. L’arrestato è un ventenne catanese, studente e senza precedenti penali, M.M. che è stato immediatamente accompagnato presso gli uffici della questura per la redazione degli atti di rito. Qui il giovane ha ammesso di avere tentato poco prima di asportare un ciclomotore, unitamente ad un complice di cui non forniva le generalità, trascinandolo sino a via Sisto dove, con una cesoia poi rinvenuta e sequestrata, stava tentando di rompere la catena che era stata posta nella ruota anteriore. Per quanto accaduto il soggetto è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato ristretto presso le Camere di Sicurezza della Questura, in attesa della direttissima. Il ciclomotore è stato restituito al proprietario, mentre sono in corso le indagini al fine di risalire al complice.

  • I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco, coadiuvati da personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania, hanno effettuato diversi controlli nelle strutture adibite all’assistenza degli anziani esistenti nella zona denunciando un 19enne, di Catania. I militari durante un’ispezione nella casa famiglia “Madonna del Carmine”, con sede in Via Etna 198, di cui il giovane era il titolare, hanno accertato che l’attività era priva di ogni forma di autorizzazione, e che per i dieci ospiti presenti non erano state comunicate le generalità agli organi competenti. I militari, durante l’ispezione, hanno inoltre riscontrato la presenza di alcuni lavoratori impiegati in nero. La struttura, su proposta dell’Arma, è stata definitivamente chiusa dal Sindaco dopo che gli anziani sono stati trasferiti in idonee strutture della medesima tipologia.

  • I Carabinieri delle Stazione di Camporotondo Etne hanno arrestato Giovanni Sciuto, 63enne, del luogo, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. L’uomo riconosciuto responsabile del reato di violazioni dei sigilli, commesso a Catania il 4 agosto 2008, dovrà scontare la pena residua di 4 mesi di reclusione. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.

  • I Carabinieri della Stazione di Gravina di Catania hanno arrestato Massimo Raimondo, 45enne, del luogo, già ai domiciliari, su ordine di esecuzione per espiazione pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. L’uomo riconosciuto colpevole di un furto in abitazione, commesso a Mascalucia il 16 marzo 1998, ed una rapina, commessa a Bologna l’11 aprile 2007, dovrà scontare la pena residua di 6 anni 6 di reclusione. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

  • I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato nella flagranza una 61enne ed una 50enne, entrambe catanesi, per furto aggravato in concorso. Ieri sera, una pattuglia, su richiesta da parte di personale della vigilanza, è intervenuta in contrada Cubba Tenutella bloccando le due donne, mentre cercavano di allontanarsi dal parcheggio del centro commerciale “Centro Sicilia”, con una Audi Q5, di pertinenza della 50enne, nel cui bagagliaio vi erano 10 paia di calzature griffate e numerosi capi abbigliamento, rubati poco prima all’interno di alcuni negozi. La merce, per un valore di 1100 euro, è stata restituita al responsabile del centro commerciale. Le arrestate, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono state poste ai domiciliare in attesa di essere giudicate con rito direttissimo.