Succede a Catania e provincia: 16 giugno MATTINA

CATANIA – Polizia e carabinieri: ecco i fatti di cronaca più importanti della mattinata.

  • Non l’ha “passata liscia” il rumeno Caldararu Vasilica, ricercato per un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Ragusa per una serie di reati contro il patrimonio. Si era reso irreperibile ma gli uomini delle Volanti dell’UPGSP di Catania, nella giornata di martedì scorso, lo hanno individuato e arrestato. L’uomo è ritenuto appartenente a un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Il Vasilica è stato sorpreso in via Di Gregorio, mentre si trovava a bordo di un’autovettura insieme a un connazionale. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato rinchiuso nella Casa Circondariale Piazza Lanza. 
  • Nella tarda mattinata di ieri personale del Commissariato Centrale, in servizio di pattuglia, ha arrestato in flagranza di reato il pregiudicato catanese Michele Musumeci, responsabile di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali. Poco prima, infatti, era giunta una telefonata al 113, nel cui corso una donna aveva segnalato di essere stata aggredita dal convivente. In effetti, i poliziotti, giunti in pochi attimi sul posto da cui era partita la richiesta d’aiuto, hanno immediatamente individuato Musumeci – a carico del quale sono risultati precedenti per lesioni personali, percosse, danneggiamento ed ingiurie – e lo hanno immediatamente condotto in ufficio. Qui è emersa la storia della donna che, avendo intrattenuto una relazione da diverso tempo con quell’uomo, era stata fatta oggetto di violenze psicologiche e fisiche e di atti persecutori, tutto ciò sin dall’inizio del rapporto. In particolare, è stato accertato che l’arrestato, nel corso della relazione amorosa, si era sempre dimostrato molto aggressivo, minacciando la compagna in più circostanze, costringendola a vivere in uno stato di soggezione psicologica e di paura, motivi che l’avevano indotta a non denunciare le violenze subite. E in diverse occasioni, Musumeci non ha esitato a picchiare la donna. L’apice della violenza è stato raggiunto nella mattinata di ieri, allorquando Musumeci al culmine dell’ennesima discussione originata da motivi di gelosia, dopo aver danneggiato la porta d’ingresso, ha colpito la vittima al viso e a un braccio, non prima di aver devastato l’appartamento all’interno del quale gli agenti della polizia l’hanno rintracciata in lacrime ed in preda ad un forte stato d’ansia. Per le lesioni riportate la giovane è stata medicata e refertata al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi e giudicata guaribile in 5 giorni. Musumeci, al termine delle formalità di rito come disposto dal Pubblico Ministero, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
  • I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato, nella flagranza, il 41enne, catanese, Antonino Rubino, reo di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Sono stati gli uomini del Nucleo Operativo, durante un servizio antidroga svolto nel quartiere di Librino, a sorprendere il pusher mentre vendeva droga ad alcuni assuntori. Bloccato e perquisito è stato trovato in possesso di ulteriori 130 grammi di marijuana nonché di 100 euro in contanti, precedentemente incassati dalla vendita dello stupefacente. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

  • I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco (CT) hanno arrestato, nella flagranza, un 38enne, di origini tunisine, reo di maltrattamenti in famiglia e violenza privata. A scatenare l’ira dell’uomo nei confronti della povera consorte, una catanese di 41 anni, motivi legati alla gelosia ed all’affidamento dei figli minori (sei anni il primo, di pochi mesi il secondo) dopo la separazione legale. Dopo averla minacciata e strattonata, dinanzi il primogenito, l’ha rinchiusa in bagno da dove la vittima, tramite un cellulare, ha chiesto aiuto al 112. Immediato l’intervento della pattuglia in casa della donna con l’arresto del marito violento e la liberazione della poveretta. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.

  • I Carabinieri delle Stazioni di Acireale e Guardia Mangano hanno arrestato, nella flagranza, il 24enne, acese, Alfio Quattrocchi, reo detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A conclusione di una breve ma proficua attività info-investigativa, i militari ieri pomeriggio hanno fatto irruzione nell’abitazione del pusher dove, previa perquisizione, sono state rinvenuti 50 grammi circa di marijuana, già suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e 20 euro in contanti. La droga ed il denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

  • I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio (CT) hanno arrestato, nella flagranza, i due congiunti, rispettivamente di anni 67 e 34 anni, rei di detenzione illegale di armi comuni da sparo. Nel corso di un servizio mirato al controllo delle armi, i militari hanno perquisito la loro abitazione rinvenendo e sequestrando un Fucile, tipo doppietta, calibro 12, marca Damas Anglais, mai denunciato ed appartenuto, sembra, ad un parente dei suddetti, deceduto nel 2011. Preventivamente, per poi procedere alla richiesta di revoca dell’autorizzazione a detenere armi, i CC hanno altresì sequestrato le seguenti armi legalmente detenute: Un fucile marca Italarm cal.16; Un fucile marca Franchi calibro 12 ; Un fucile marca Breda calibro 12; Un fucile da caccia semiautomatico marca Franchi modello 712 light calibro 12; 1034 cartucce da caccia cal. 12; 51 cartucce da caccia cal.16; 6 cartucce da caccia cal.28.