CATANIA – Ecco le operazioni condotte questa mattina da carabinieri e polizia a Catania e provincia:
Con l’approssimarsi della fine dell’anno il comando provinciale dei carabinieri di Catania ha intensificato i servizi di controllo del territorio nel contrasto ad ogni forma di commercio illegale dei botti di capodanno. In quest’ottica è stata significativa l’attività info-investigativa svolta dai carabinieri della compagnia di piazza Dante che ieri sera hanno fatto scattare un blitz nel cuore di San Cristoforo, precisamente in un garage di via Dell’Argonauta, dove i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 2.000 artifici pirotecnici d’importazione, di cui una decina di produzione artigianale con un’alta carica di polvere pirica. I prodotti, maneggiati da mani inesperte o da minorenni, possono causare incidenti con gravi conseguenze talvolta mortali. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Artificieri e Antisabotaggio del Reparto Operativo che hanno provveduto a classificare e mettere in sicurezza il materiale esplodente che in una seconda fase sarà distrutto. Il proprietario del garage, un pregiudicato catanese di 48 anni, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per commercio abusivo, omessa denuncia e detenzione illegale di materiale esplodente.
I carabinieri di Catania hanno arrestato Roberto Costanzo, 33 anni, su ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Catania. L’uomo dovrà scontare la pena residua di 2 anni e 11 mesi di reclusione in quanto responsabile di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato in concorso, reati commessi a Catania nel 2014 e nel 2016. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’autorità giudiziaria.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato il catanese Carmelo Salvatore Viglianesi, 57 anni, per evasione. L’uomo, malgrado fosse ai domiciliari, ieri sera è stato sorpreso e bloccato dai militari mentre si trovava fuori dalla propria abitazione, senza alcun giustificato motivo, violando così i vincoli restrittivi a cui era sottoposto. L’arrestato è stato trattenuto in una camera di sicurezza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
I carabinieri di Catania hanno arrestato il catanese Marco Arena, 51 anni, su ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Catania. L’uomo dovrà scontare la pena di 6 mesi e 19 giorni di reclusione in quanto responsabile di evasione dai domiciliari, reato commesso a Catania nel 2016. L’arrestato è stato portato nel carcere di piazza Lanza.
I carabinieri di San Giovanni la Punta hanno arrestato Ivan Rizzo, 19 anni, del luogo, già agli arresti domiciliari, su ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal tribunale di Catania. Il provvedimento scaturisce a seguito di diversi controlli effettuati dai militari durante i quali il giovane è stato trovato nella propria abitazione in compagnia di persone diverse dai familiari conviventi. L’autorità giudiziaria, tenuto conto delle segnalazioni effettuate, ha emesso la presente ordinanza nei confronti dell’uomo che è stato portato nel carcere di piazza Lanza.
I carabinieri di Mascali hanno arrestato Salvatore Caltabiano, 40 anni, del luogo, già ai domiciliari, eseguendo un provvedimento di pene concorrenti emesso dalla procura generale della Repubblica presso la corte d’appello di Catania. L’uomo dovrà scontare la pena di un anno e 8 mesi di reclusione in quanto responsabile di guida in stato di ebrezza e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reati commessi a Fiumefreddo di Sicilia e Mascali nel 2010 e nel 2015. L’arrestato, su disposizione dell’autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente ai domiciliari.
Nel pomeriggio di ieri, personale delle volanti della polizia ha arrestato il catanese Giuseppe Strazzeri, 26 anni residente nel quartiere “Villaggio S. Agata”, per spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti, intorno alle ore 16:30, hanno effettuato un accurato controllo all’interno del Villaggio S. Agata dove insistono note piazze di spaccio di stupefacenti. Dopo un’attenta attività di monitoraggio, che ha permesso di individuare con precisione i luoghi in cui avveniva lo scambio della droga, i poliziotti sono intervenuti e con l’autovettura di servizio hanno raggiunto la palazzina presso la quale si svolgeva lo spaccio. Una volta scesi dal veicolo, hanno sorpreso il giovane pusher fermo davanti al portone dietro il quale nascondeva lo stupefacente. Accortosi degli agenti in divisa, il giovane ha tentato di disfarsi di tre involucri, gettandoli in un bidone della spazzatura, tentando, nel contempo, di scappare. Il tentativo non è andato a buon fine: il giovane, una volta identificato, è stato immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale. Frattanto sono pure stati recuperati i tre involucri contenenti marijuana. All’interno dell’atrio e del vano di sgombero dello stabile teatro dell’operazione, tra spazzatura e oggetti vecchi di ogni tipo, è stata trovata una busta in plastica con all’interno trentatré involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di sei grammi, oltre a tredici involucri di marijuana e ad altre due buste con all’interno trecentoquaranta grammi della medesima sostanza. Infine è stato sequestrato un bilancino di precisione perfettamente funzionante e altro materiale per il confezionamento delle dosi di droga. Alla luce di quanto accertato, l’uomo è stato arrestato per il reato di spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato rinchiuso nelle camere di Sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione della direttissima.
In seguito gli agenti hanno proseguito i controlli negli scantinati presenti in uno stabile del quartiere Villaggio S. Agata, rinvenendo delle armi che sono state sequestrate a carico d’ignoti. All’interno di un vecchio baule, è stata trovata una riproduzione in metallo di una mitragliatrice modello UZI priva di tappo rosso e un fucile da caccia con il calcio mozzato. Una volta sequestrato, il materiale è stato inviato per gli ulteriori accertamenti a cura del personale del gabinetto regionale di polizia scientifica, già intervenuto sul posto.
In serata, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale, del commissariato “Nesima” e della polizia municipale, gli uomini delle volanti hanno svolto un servizio di controllo integrato del territorio. In particolare, sono stati effettuati controlli presso un bar di via Vittorio Emanuele e allestiti posti di controllo in punti nevralgici come piazza Stesicoro, piazza San Placido e piazza della Borsa. Al termine del servizio sono stati controllati ventidue veicoli, quarantacinque persone e quindici arrestati domiciliari; sono state elevate numerose contestazioni al codice della strada, sequestrato un veicolo e ritirata una patente di guida.
Personale delle volanti, intorno alle ore 22:15, ha effettuato controlli nel quartiere Librino, monitorando in particolare un edificio di viale Grimaldi, ove notoriamente si compie attività di spaccio. Anche qui gli agenti sono stati testimoni della cessione di stupefacenti e, quindi sono intervenuti bloccando Antonino Chiarello, 33 anni catanese, il quale ha spontaneamente ammesso di detenere sette dosi di cocaina, che sono state sequestrate dagli agenti, e la somma di sessanta euro quale presunto provento dell’attività illecita commessa. Un accurato sopralluogo nei luoghi vicini alla postazione dello spacciatore, ha permesso di rinvenire – occultata in un’aiuola – una bustina contenente ventisette dosi di cocaina. Alla luce di quanto accertato, l’uomo è stato arrestato per il reato di spaccio di sostanza stupefacente e su disposizione del pm di turno è stato collocato agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione della direttissima.
In nottata, agenti delle volanti hanno arrestato due cittadine romene, Ana Maria Narcisa Ciriblan, 24 anni, e Dorina Cobzaru, 25 anni, resesi responsabili del reato di tentata rapina ai danni di una donna che aveva appena prelevato del denaro in viale Africa. Intorno alle ore 1.10 è giunta al 113 la segnalazione di una violenta lite su strada in viale Africa, nei pressi di un istituto bancario. Le volanti giunte nei pressi del luogo ove era stata segnalata la lite, hanno notato due donne che si allontanavano di gran fretta in direzione di piazza Europa. Insospettiti da tale comportamento, gli agenti le hanno fermate, ritenendo che potessero essere coinvolte in quanto segnalato: le donne non riuscivano a dare alcuna giustificazione plausibile sul perché stessero scappando. Successivamente è stata contattata la donna che aveva telefonata al 113 la quale, ancora in lacrime, ha riferito di avere appena prelevato e di essere stata avvicinata da due donne, che, dopo averla picchiata, avevano tentato di rapinarla del danaro appena riscosso dal bancomat. La vittima, che aveva già fornito dettagliate descrizioni delle due malviventi, ha riconosciuto le due donne fermate dai poliziotti come le autrici della tentata rapina appena consumata. Alla luce di quanto accertato le donne sono state arrestate per tentata rapina e, su disposizione del pm, sono state immediatamente liberate.
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