Succede a Catania e provincia: 8 settembre MATTINA

Ecco le operazioni condotte da polizia e carabinieri a Catania e provincia:

  • I carabinieri del nucleo operativo di Catania Fontanarosa hanno arrestato Domenico Egitto (in basso in foto), 40enne, per evasione. L’uomo, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari è stato riconosciuto e bloccato dai militari mentre si trovava a piedi in una via del quartiere Librino, senza alcun motivo, in palese violazione dei vincoli restrittivi cui era soggetto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto nuovamente ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo;

  • I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato su ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Catania, Santo Muni (in basso in foto), 41enne catanese. L’uomo dovrà espiare la pena di 4 anni di reclusione poiché ritenuto colpevole di ricettazione, reato commesso nel 2008 a Catania. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria;

  • I carabinieri di Palagonia hanno arrestato Giuseppe Manusia (in basso in foto), 39enne, del luogo, già ai domiciliari, per evasione. Stanotte, una gazzella del radiomobile, durante un servizio di controllo di persone sottoposte a misure restrittive, ha accertato che l’uomo non era nella propria abitazione. Qualche ora dopo, i militari hanno intercettato l’uomo all’interno di un distributore di carburanti, sulla S.S. 417, mentre prelevava del gasolio per un furgone Fiat Scudo, rubato poco prima in una via del centro Palagonia, dove il proprietario aveva lasciato regolarmente parcheggiato. Il furgone è stato restituito al legittimo proprietario. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato nel carcere di Caltagirone, come disposto dall’Autorità Giudiziaria;

  • Nell’ambito di una mirata attività di prevenzione, finalizzata alla tutela di donne vittime di stalking, personale del commissariato di Acireale ha arrestato il sessantenne acese S.T., responsabile del reato di atti persecutori ai danni dell’ex moglie. La donna, nei giorni precedenti, aveva già denunciato il suo aguzzino presso gli uffici del commissariato di polizia di stato per le continue minacce di morte subite che le avevano ingenerato un forte stress emotivo. Alla vittima, gli agenti hanno fornito pronta assistenza, assicurandole l’immediata reperibilità per eventuali segnalazioni di emergenze che richiedano un immediato intervento. E così è stato: infatti l’uomo ha messo in atto l’ennesimo episodio persecutorio, minacciando l’ex coniuge di morte e inseguendola con l’auto per un lungo tragitto extraurbano e cittadino. La donna è stata colta da una crisi di panico e ha immediatamente telefonato ai poliziotti i quali, dopo averla tranquillizzata, hanno pianificato l’intervento per bloccare il molestatore: individuato un luogo dove la vittima avrebbe dovuto arrestare la propria auto, come per arrendersi allo stalker, gli agenti hanno disposto un appostamento che ha visto l’impiego di alcune pattuglie del commissariato. Come da previsioni, l’uomo ha pensato che la ex avesse ceduto alla sua pressione, e quando la vettura che stava inseguendo si è fermata è sceso dalla propria macchina per aggredire la donna, ma si è trovato bloccato dai poliziotti che lo hanno ammanettato e condotto in commissariato. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il sessantenne è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza;

 

  • Nella serata di ieri, su disposizione del Questore di Catania, è stato effettuato un servizio antiprostituzione nelle strade del centro cittadino finalizzato al contrasto del fenomeno della prostituzione, spesso ad opera di cittadine clandestine presenti nelle strade dove maggiormente è diffusa questa attività. Gli agenti della squadra mobile, con la collaborazione di personale del repartoprevenzione crimine della Sicilia Orientale, hanno perlustrato le via L. Sturzo, G. di Prima, Corso Martiri della Libertà, Corso delle Province, via Archimede e la zona limitrofa alla Stazione Centrale. Sette le ragazze individuate e sottoposte a controllo: due donne bulgare e cinque nigeriane. Le donne, dopo essere state controllate presso gli Uffici della Squadra Mobile, sono state sottoposte a visita medica e poste a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per gli adempimenti di competenza. A eventuali posizioni di irregolare presenza sul Territorio dello Stato corrisponderanno altrettanti provvedimenti amministrativi di accompagnamento alla frontiera.
Collaboratore Newsicilia

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