Succede a Catania e provincia: 6 giugno MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni condotte da polizia e carabinieri a Catania e provincia:



  • la polizia di Stato ha arrestato i catanesi (in foto in basso da sinistra) Salvatore Catania di 30 anni e Santo Benito Reina di 29 anni per tentato furto e danneggiamento autovettura. Ieri pomeriggio, il personale del commissariato di Nesima, a seguito di nota radio diramata dalla locale sala operativa, che descriveva due giovani intenti a rubare una Fiat Panda nella tranquilla via Borgese, ha intercettato e bloccato gli arrestati, ancora intenti ad armeggiare sull’autovettura. In particolare Catania è stato trovato all’interno dell’auto, intento ad armeggiare con una chiave adulterina sul blocco accensione, mentre Reina, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato fermato mentre, seduto su di uno scooter faceva da palo al complice. Inoltre, è stato constatato che un’altra autovettura vicino era già stata forzata. Entrambi gli uomini sono stati arrestati per il duplice tentativo di furto delle autovetture e il relativo danneggiamento; condotti al commissariato di Nesima, a seguito delle formalità di rito sono stati rimessi in libertà su disposizione del pubblico ministero di turno, in attesa del giudizio di convalida dinanzi al giudice per le indagini preliminari che si svolgerà in data odierna;

  • i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, nell’ambito di un servizio anticrimine svolto nella zona A del Villaggio Sant’Agata, hanno perquisito diversi caseggiati alla ricerca di armi. In una di queste palazzine, ubicata al civico 19, precisamente all’interno del sottotetto di pertinenza del condominio, gli uomini della squadra Lupi sono riusciti a trovare e sequestrare: un fucile semiautomatico, marca Benelli, cal. 12, con matricola abrasa, con canna e calcio mozzati; un fucile doppietta, marca Fratelli Tanfoglio, cal. 12, con canne e calcio mozzati; 21 cartucce (di cui 9 cal. 38, 6 cal. 7,65, 3 cal. 12 e 3 cal. 16); una paletta segnaletica recante la scritta Servizio di Stato e un lampeggiante privo di contrassegni matricolari. Le armi, nei prossimi giorni, saranno inviate agli esperti del R.I.S. di Messina per gli esami di tipo balistico finalizzati a stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi, nonché di ripristino delle matricole abrase così da poter risalire alla provenienza delle stesse. L’autorità giudiziaria informata da dipendente nucleo investigativo che procede;

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  • i carabinieri hanno arrestato il 44enne Calogero Perdicaro di Adrano, in esecuzione di una ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal tribunale di Catania, in ordine al reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, commesso ad Adrano lo scorso 15 marzo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato messo agli arresti domiciliari;

  • i carabinieri hanno arrestato il 43enne Mario Diolosà di Adrano, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal tribunale di Catania, poiché condannato alla pena di un anno e 5 mesi di reclusione per il reato di rapina aggravata, azione delittuosa commessa ad Adrano il 9 giugno 2014. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania piazza Lanza;

  • i carabinieri hanno arrestato il 31enne Gaetano Musumeci di Biancavilla, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania, poiché condannato alla pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine e ricettazione, commessi a Biancavilla il 6 ottobre 2014. L’arrestato, fopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania piazza Lanza;

  • i carabinieri hanno arrestato il 34enne Alessandro Ruccella di Biancavilla, in esecuzione di un ordine per l’espiazione di pena detentiva emesso dalla Corte di Appello di Catania, poiché condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di ricettazione in concorso, commesso a Biancavilla il 27 ottobre 2006. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto in regime di  detenzione domiciliare.