CATANIA – Ecco le operazioni condotte da polizia e carabinieri a Catania e provincia:
- personale delle Volanti è intervenuto in un negozio di una catena di grande distribuzione sito in via Etnea dal quale era giunta alla Sala operativa della Questura una segnalazione di furto consumato. Giunti sul posto, gli agenti hanno preso contatti con la direttrice dell’esercizio pubblico e hanno appurato che, poco prima, personale della vigilanza aveva fermato all’esterno una donna che aveva asportato prodotti di cosmetica. Caso particolarissimo, la presunta responsabile del furto era, a sua volta, titolare di un punto vendita all’interno dello stesso negozio in cui aveva perpetrato il reato. La direttrice ha formalizzato la denuncia negli uffici della Polizia di Stato e la donna è stata denunciata in stato di libertà per il reato di furto aggravato;
- agenti delle Volanti sono intervenuti in via Messina, all’altezza dell’incrocio con via Asiago, a seguito della segnalazione di tre soggetti che stavano asportando il catalizzatore di un’auto parcheggiata. Due dei tre malfattori stavano aspettando il loro complice a bordo di una vettura e, al momento dell’arrivo della pattuglia, sono immediatamente fuggiti, mentre il terzo malfattore, che stava armeggiando sotto il veicolo, è stato bloccato con il catalizzatore appena reciso e, ancora in mano, il seghetto che aveva utilizzato per asportarlo. L’uomo è stato identificato, arrestato per furto aggravato in concorso e accompagnato negli uffici della Questura per gli adempimenti di rito. Notiziato il pubblico ministero di turno, per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo;
- i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Catania Fontanarossa, nella flagranza, hanno arrestato un catanese 22enne perché ritenuto responsabile di detenzione di sostanza stupefacenti ai fini di spaccio. In via Capo Passero, si sa, l’attività degli spacciatori di droga è purtroppo la caratteristica predominante a cui, quotidianamente, i carabinieri pongono contrasto con ogni mezzo. Ogni singolo transito dei militari è pertanto utile per delineare metodologie degli spacciatori e per acquisirne l’identità ed è in questo contesto che, all’ennesimo servizio antidroga, è maturato l’arresto del giovane. Quest’ultimo infatti, nel tardo pomeriggio di ieri, era proprio sul posto di “lavoro” quando “l’organizzazione” di vedette a supporto degli spacciatori lo ha avvisato via radio dell’arrivo di una pattuglia di militari, i quali lo hanno così visto scappare a gambe levate all’interno della palazzina. Il giovane è stato così inseguito e, purtroppo per lui, i militari sono stati più veloci riuscendo a bloccarlo e trovandolo in possesso di un borsello a tracolla, ormai famoso “kit dello spacciatore”, al cui interno hanno trovato 116 dosi di cocaina, 47 di marijuana, la somma di 210 euro ritenuta provento dello spaccio, nonché quella ricetrasmittente con la quale era stato precedentemente avvisato del loro arrivo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo;
- i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Acireale, a Viagrande, hanno arrestato nella flagranza un 49enne di Catania per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso di un servizio per la prevenzione dei reati in genere, l’equipaggio di una pattuglia aveva notato l’uomo che, stranamente, si era soffermato nei pressi del locale ufficio postale, come se fosse in attesa di qualcuno. L’atteggiamento dell’uomo aveva insospettito i militari che, presupponendo che stesse per compiervi un assalto, hanno deciso di seguirne le mosse salvo dopo qualche minuto procedere al suo controllo. L’uomo, un pregiudicato, è rimasto a dir poco sorpreso dell’ordine dei militari a fornire le generalità ma soprattutto, a causa del turbamento emotivo generatogli dal casuale controllo, non è riuscito neanche a dare una spiegazione sulla sua presenza in quel luogo. Ovvia, pertanto, la sua perquisizione personale, che ha inaspettatamente consentito ai militari di trovare, nascosta sotto la maglietta, una busta di plastica contenente 200 grammi di marijuana e la somma di 340 euro. Alle contestazioni dei militari l’uomo ha candidamente risposto d’aver trovato poco prima in terra la busta e che, di lì a poco, si sarebbe recato presso la locale Stazione dei carabinieri per consegnarla. La fantasiosa ricostruzione dell’accaduto è stata così assunta dai militari che, per nulla convinti, lo hanno poi posto agli arresti domiciliari nell’abitazione viagrandese della madre, come ordinato dal magistrato di turno. Il giudice poi, in udienza, ha convalidato l’arresto dell’uomo disponendo la sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza di cui l’uomo da tempo ormai fruiva;
- i carabinieri della Stazione di Scordia, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato un 36enne del posto perché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari erano impegnati in un controllo dinamico in una zona periferica del territorio del comune di Scordia quando, in via Sandro Pertini, hanno imposto l’alt a un uomo che stava transitando a bordo di una Nissa Qashqai di colore bianco. L’uomo, in evidente imbarazzo e su invito dei militari, ha spontaneamente consegnato una dose di cocaina, già confezionata, che teneva nascosta nell’aletta parasole dell’auto ma successivamente su loro invito, visto il perdurante stato d’ansia che manifestava in maniera evidente, ha dovuto seguirli fino alla sua abitazione per effettuare una perquisizione domiciliare. Quando ha visto i militari dirigersi verso la cucina, nonostante avesse prima loro dichiarato di non possedere nulla, l’uomo ha così estratto un involucro nascosto sotto il contenitore delle posate dal cui interno i militari hanno estratto altre 32 dosi di cocaina, quindi, proseguendo ancora nelle ricerche, hanno trovato anche due bilancini di precisione e il materiale necessario per il confezionamento della droga al minuto. La ricerca, poi estesa in camera da letto, ha consentito ai militari di trovare all’interno delle tasche di un giubbotto la somma di 2.100 euro della quale l’uomo, disoccupato, non ha ovviamente saputo dare giustificazione del possesso. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.
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