Succede a Catania e provincia: 3 novembre MATTINA

Succede a Catania e provincia: 3 novembre MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni portate a termine dai carabinieri e dagli agenti nel territorio di Catania e provincia:

  • i carabinieri della Stazione di Adrano, nella flagranza, hanno arrestato un 39enne del posto poiché responsabile di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi. I militari sono stati avvisati dalla centrale operativa del Comando Compagnia di Paternò, che aveva ricevuto le segnalazioni di alcuni cittadini allarmati per le intemperanze dell’uomo che, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di sostanze alcoliche, stava distruggendo gli infissi dell’appartamento limitrofo alla sua abitazione. Alla vista dei militari il soggetto, caporal maggiore dell’esercito in servizio a Palermo, si è scagliato verbalmente contro di loro rifiutandosi di fornire le proprie generalità. La conseguente perquisizione domiciliare nella sua abitazione, poi, ha consentito ai carabinieri di scoprire un fucile da caccia calibro 16 con una relativa cartuccia, illegalmente detenuto, un bastone di 1 metro di lunghezza, nonché una piccola quantità di marijuana di circa 2 grammi, motivo per il quale egli è stato anche segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti. L’uomo ha inoltre tentato di aggredire i militari mentre è stato portato in caserma per le formalità di rito, ma è stato immediatamente bloccato e ammanettato. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria;

Arresto ad Adrano del caporal maggiore

  • i carabinieri della Stazione di Nicolosi hanno arrestato una 20enne del posto, ritenuta responsabile di minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Una ragazza appena ventenne, nella serata di lunedì, aveva avvertito telefonicamente i carabinieri della caserma di Nicolosi di essere appena stata picchiata dal proprio fidanzato e, riuscita a fuggire a bordo della propria auto, ha chiesto loro di venirle incontro poiché incapace per lo stress emotivo a continuare nella guida. Effettivamente, subito accorsi nel luogo, i militari hanno riscontrato le percosse subite dal ragazzo e lo sfondamento del parabrezza dell’auto cagionato da quest’ultimo, riuscito addirittura a salire sul cofano. I militari si sono pertanto recati nell’abitazione del giovane ma la sorella, invece, era fermamente contraria al loro ingresso tanto che, dopo averli ricoperti di irriferibili improperi, ha addirittura scalciato un carabinieri finendo per essere ammanettata. Ciononostante gli insulti sono continuati anche da parte della madre che si trovava nel piano superiore. In tutto ciò il giovane aveva già fatto perdere le proprie tracce fuggendo dall’abitazione familiare. La giovane invece, portata in caserma, ha continuato nell’elencazione dei peggiori insulti nei confronti dei militari salvo, poi, calmarsi solo quando è stata riaccompagnata nella propria abitazione agli arresti domiciliari;

Carabinieri di Nicolosi

  • il personale delle volanti ha arrestato la 34enne, G. V., per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. La donna, che più volte negli ultimi mesi si è resa responsabile dello stesso reato, è stata trovata nell’abitazione della sorella, anch’essa sottoposta alla stessa misura. Dopo gli adempimenti di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno, la donna è stata accompagnata dai poliziotti nella sua abitazione per ripristinare gli arresti domiciliari;
  • gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno arrestato il cittadino maliano T. M., di 22anni, il quale si era presentato all’Ufficio Immigrazione per la richiesta di rilascio di un permesso di soggiorno per conversione da motivi umanitari a lavoro subordinato, così come previsto dal nuovo Decreto Legge numero 130 del 22 ottobre u.s. L’uomo, ai fini dell’acquisizione della suddetta pratica, ha esibito un passaporto che da un accurato controllo di polizia scientifica è risultato essere falso. L’arrestato aveva infatti alterato il passaporto sostituendo abilmente la pagina riportante la foto e i dati anagrafici del titolare, particolare che però non è sfuggito agli occhi attenti del poliziotto allo sportello. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, d’intesa con il locale Gabinetto di Polizia Scientifica, al fine di individuare l’identità del soggetto che ha ceduto il proprio passaporto per consentirne la fraudolenta sostituzione. L’arrestato è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

Immagine di repertorio