Succede a Catania e provincia: 28 giugno MATTINA

Succede a Catania e provincia: 28 giugno MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni del giorno condotte a Catania e provincia dalle Forze dell’Ordine:

  • un 43enne è stato deferito all’autorità giudiziaria per furto aggravato di un telefono cellulare sottratto all’interno di un esercizio commerciale in Corso delle Province. Il delitto è stato commesso in danno di una dipendente dello stesso negozio e, grazie alle immagini del sistema di video sorveglianza, il denunciato è stato visto appropriarsi dello smartphone poggiato sul bancone della cassa. Gli agenti hanno riconosciuto il responsabile del furto in quanto, negli ultimi mesi, lo stesso era stato arrestato in flagranza diverse volte e deferito per analoghi reati commessi ai danni di titolari e dipendenti di attività commerciali ricadenti nel centro storico;

 

  • un 26enne è stato deferito all’autorità giudiziaria per furto con destrezza di un telefono cellulare avvenuto in via Cristoforo Colombo: con la scusa di dover effettuare una chiamata urgente, l’uomo ha chiesto alla vittima di prestargli lo smartphone e, subito dopo si è dileguato per le vie limitrofe impossessandosene. Sulla base delle dettagliate descrizioni fornite dal denunciante agli agenti del Commissariato Centrale, il pluripregiudicato è stato individuato quale autore del furto e, grazie all’individuazione fotografica, è stato riconosciuto senza dubbio dalla vittima;

 

  • i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palagonia, supportati dai colleghi dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia“ hanno arrestato un 33enne del posto, responsabile di detenzione di armi clandestine, ricettazione e detenzione abusiva di munizioni. Nel quadro delle attività operative conseguenziali alle direttive del Comando Provinciale per il contrasto al fenomeno dei furti nelle aree rurali i militari, nelle prime ore del mattino, hanno effettuato un controllo nella zona di Contrada Murgia. Nel corso dell’osservazione i militari, nei pressi di un casolare, hanno però notato la luce di una torcia elettrica in movimento e pertanto, supponendo che si trattasse di un furto in atto, si sono immediatamente diretti sul posto circondando l’area d’interesse. Imposto l’alt alla persona hanno però constatato che quell’uomo stava armeggiando con un fucile a canne mozze calibro 12, avente la matricola abrasa con due cartucce già inserite in canna ed ulteriori 4 poste sull’antistante tavolo. In particolare, l’arrestato stava avvolgendo l’arma con un panno al fine di procedere, successivamente, al suo occultamento in un nascondiglio nella campagna circostante. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.