Succede a Catania e provincia: 28 febbraio MATTINA

Succede a Catania e provincia: 28 febbraio MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni eseguite dai carabinieri a Catania e provincia:

  • I carabinieri della Squadra Lupi del Nucleo Investigativo del comando provinciale hanno arrestato il catanese Pietro D’Amico, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
    I Lupi hanno focalizzato la loro attenzione sulla tristemente nota via Capo Passero, per i tossicodipendenti una sorta di supermarket dove acquistare la dose di droga, puntando in particolare uno dei portici dove nei giorni precedenti avevano scorto una loro vecchia conoscenza. Nonostante la difficoltà di trovare un luogo che consentisse loro un’anonima visione del teatro di spaccio, hanno atteso pazientemente l’arrivo del pusher che si è materializzato dal dedalo di viuzze circostanti, posizionandosi ai margini della strada e soffermandosi poi a discutere brevemente con i guidatori di alcune auto in transito. Intuito che quello era il momento propizio, i militari sono balzati fuori rincorrendolo. L’uomo ha tentato di disfarsi, senza successo, di due buste in plastica contenenti complessivamente 85 dosi di cocaina e la somma di 45 euro, a testimonianza che il pusher aveva effettivamente intrapreso la propria attività soltanto da alcuni minuti. D’Amico è stato condotto nel carcere di Piazza Lanza, così come disposto dal giudice in occasione della celebrazione del rito direttissimo.

 

  • I carabinieri della stazione di Paternò, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica della Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il 35enne paternese Antonino Cicero. L’uomo, che dovrà espiare 3 anni, 3 mesi e 27 giorni di reclusione per un cumulo pene, è stato associato al carcere di Gela.

 

  • I carabinieri della stazione di Adrano, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla Seconda Sezione Penale della Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il 38enne adranita Giovanni D’Aparo. L’uomo si era reso responsabile di numerosi allontanamenti dalla propria abitazione, l’ultimo soltanto lo scorso 17 febbraio, quando i militari avevano constatato la temporanea fuga. Ne era seguita una serrata ricerca da parte dei militari, conclusasi poi con la localizzazione del fuggiasco in via Carducci, dove il 38enne è stato bloccato e scortato fino alla sua abitazione. Tali violazioni, però, sono state compendiate dai militari all’autorità giudiziaria, che ha determinato l’aggravamento della misura a carico del pregiudicato, a seguito del quale l’uomo è stato associato al carcere catanese di Piazza Lanza.

 

  • I carabinieri della stazione di Santa Venerina, assieme ai colleghi della stazione di Guardia Mangano, hanno arrestato il 38enne Emanuele Calandra Sebastianella in esecuzione di un decreto di espiazione di pena detentiva a seguito della revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. L’uomo, che dovrà espiare 4 anni e 5 giorni di reclusione, nonché 3 mesi di arresto per cumulo di pene detentive conseguenti per aver ripetutamente violato le prescrizioni imposte, è stato trasferito al carcere di Caltagirone.