Succede a Catania e provincia: 19 aprile POMERIGGIO

Succede a Catania e provincia: 19 aprile POMERIGGIO

CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dai carabinieri a Catania e provincia:

  • I carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale hanno arrestato un 15enne, responsabile di tentato furto aggravato. Intorno alla mezzanotte, sul 112 NUE, era giunta la telefonata di un cittadino che avvisava i militari del furto in atto di una potente moto BMW GS 1200 da parte di tre persone in via Monserrato. L’intervento di una gazzella ha fatto sì che i tre si dividessero nella fuga. In particolare, mentre i due a bordo del motociclo che si occupavano di spingere il veicolo rubato si dileguavano di direzione di piazza Lanza, il terzo, rimasto a bordo della BMW a motore spento, abbandonava la moto e scappava a piedi inseguito e poi bloccato da un militare. La moto è stata restituita al legittimo proprietario, mentre l’arrestato è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria minorile nel centro di prima accoglienza di via Franchetti.

  • I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Paternò hanno effettuato dei controlli che hanno portato alla denuncia di 11 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di ricettazione in corso e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Durante i controlli i soggetti sono stati fermati a bordo di 5 mezzi, sui quali i militari hanno ritrovato oltre 2.500 chilogrammi di agrumi di provenienza furtiva, insieme a vari attrezzi utili per lo scasso, oltre a cesoie e lampade per consentire l’asportazione notturna dei frutti. Quasi tutti i denunciati erano in possesso della “cammisedda”, una sorta di giubbotto predisposto in modo da potervi riporre velocemente un’enorme quantità di frutti da riversare nei contenitori.

  • I carabinieri della stazione di Palagonia, supportati dal nucleo radiomobile, hanno denunciato un 43enne e una donna di 50 anni, fratello e sorella, poiché ritenuti responsabili rispettivamente di furto e ricettazione. La vicenda trae origine da un furto di tabacchi perpetrato ai danni di una rivendita, posta all’interno di una stazione di servizio sita in via Vittorio Emanuele. Le indagini esperite dall’arma hanno individuato l’autore del furto nel 43enne che, sfruttando il possesso delle chiavi dell’esercizio commerciale derubato, di proprietà della sua ex moglie, avrebbe rubato merce per circa 17mila euro. La stessa proprietaria però, nei giorni seguenti, avrebbe ricevuto la visita in negozio della sua ex cognata la quale, asserendo d’aver acquistato per errore delle sigarette, le aveva chiesto di scambiarle con un prodotto di altra marca. Insospettita, la commerciante aveva controllato il lotto di provenienza delle sigarette resegli dall’ex cognata constatando, con sorpresa, che esse facevano parte del quantitativo di prodotti oggetto del furto. Tale circostanza, confortata dalla testimonianza anche di altri commercianti ai quali la donna aveva chiesto di effettuare analogo scambio nonché, soprattutto, la reiterata rassicurazione da parte dell’ex marito che si sarebbe adoperato per farle restituire la merce rubata, ha spinto la titolare a informare di ogni cosa i carabinieri temendo infatti di essere coinvolta in strane situazioni al limite della legalità. In effetti i militari, grazie ad un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, hanno recuperato gran parte della refurtiva all’interno di un garage le cui chiavi d’accesso erano state rinvenute proprio all’interno dell’abitazione dell’ex marito della vittima del furto.