CATANIA – Ecco le operazioni svolte a Catania e provincia da polizia e carabinieri:
- la Polizia di Stato ha arrestato Stefano Platania (24 anni), ritenuto responsabile dei reati di detenzione illecita ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana – AMNESIA HAZE – e cocaina. Personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, nella quotidiana attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha eseguito una perquisizione domiciliare in un’abitazione di Stefano Platania nel rione Picanello. L’attività della Squadra Mobile, estesa anche ad altri immobili nella disponibilità del giovane e ritenuti basi logistiche ove occultare e confezionare l’illecita sostanza, ha consentito di rinvenire sostanza stupefacente del tipo marijuana “amnesia” per un peso di 3.100 kg. circa e 2,5 g. di sostanza stupefacente del tipo cocaina nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento. La marijuana del tipo ‘amnesia’ era contenuta in due buste che riportavano l’etichetta con la scritta AMNESIA HAZE. Il giovane è stato quindi arrestat o e su disposizione del pubblico ministero di turno sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida ad esito della quale è stata disposta la misura della custodia cautelare al carcere di piazza Lanza;
- i carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato in flagranza il 32enne romeno Paul Giorgian Calinescu, poiché ritenuto responsabile di evasione. L’uomo, già ai domiciliari dal gennaio scorso per rapina e sequestro di persona, è stato riconosciuto e bloccato dall’equipaggio della gazzella all’angolo tra le vie Etnea e San Giuliano. L’arrestato, in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria, è stato ricollocato agli arresti domiciliari;
- i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia, in Scordia, hanno arrestato due uomini di nazionalità algerina Riadh Lwaiem di 33 anni e Redha Mefaredj di 39 anni, ritenuti responsabili di violazione di domicilio con violenza sulle cose. I due, in particolare, in via XX Settembre si erano introdotti all’interno di un’abitazione di proprietà di un cittadino del posto che con sua sgradita sorpresa aveva trovato la casa, in quel momento temporaneamente disabitata, occupata invece dai due che vi avevano fatto ingresso forzandone la porta d’accesso con l’intento di dimorarvi stabilmente. L’intervento dei militari ha però posto fine alla loro originale ed autonoma soluzione abitativa che, come disposto il magistrato di turno, ha determinato la loro rinchiusione nel carcere di Caltagirone.