Succede a Catania e provincia: 12 luglio MATTINA

CATANIA – Le operazioni dei carabinieri a Catania e provincia:

  • I carabinieri della stazione di Catania Librino hanno arrestato in flagranza il 39enne catanese Pietro Basso, poiché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari hanno pazientemente osservato il viavai di giovani dall’abitazione di via Bastioncello scegliendo poi il momento opportuno per accedervi e perquisirla. Operazione che ha consentito di rinvenire e sequestrare 10 grammi di cocaina suddivisa in dosi pronte allo smercio, due bilancini elettronici di precisione, nonché del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per preparare le dosi di stupefacente da porre in vendita. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

  • I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Paternò hanno arrestato il 38enne catanese Gianluca Di Mauro, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania. Coinvolto nell’operazione “Leo 121”, eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Catania il 14 gennaio 2014, attraverso la quale si azzerò la piazza di spaccio di via Capo Passero a San Giovanni Galermo, riconducibile ad un gruppo criminale aderente alla famiglia mafiosa Santapaola, l’uomo è stato condannato dai giudici poiché ritenuto colpevole per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza dove sconterà la pena comminatagli equivalente a 14 anni e 9 giorni di reclusione.

 

 

  • I carabinieri della compagnia di Acireale hanno arrestato in flagranza il 41enne acese Giuseppe Pagano, poiché ritenuto responsabile dell’inosservanza degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. È stata una pattuglia del Nucleo Operativo a riconoscerlo e bloccarlo mentre a piedi percorreva una via del centro cittadino, in evidente violazione della misura di prevenzione cui era sottoposto. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

 

  • I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Paternò hanno arrestato il 27enne paternese Marco Di Leo, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Catania. È stato più volte colto in flagrante per reati affini al mondo della droga, come il 18 gennaio scorso quando addirittura minacciò apertamente i carabinieri: “Se entrate in casa, dopo vi vengo a cercare e vi sparo!”, che nell’occasione gli perquisirono l’abitazione rinvenendo nascoste nella pattumiera 25 dosi di marijuana, nonché del materiale tipicamente utilizzato dagli spacciatori. Anche durante i periodi trascorsi ai domiciliari (22 marzo scorso), ha associato l’evasione alla  detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, come accertato dai militari che gli trovarono in casa della droga pronta ad essere piazzata. Nel luglio scorso l’ultimo arresto in flagranza, sempre per spaccio, ne ha confermato la naturale propensione a continuare imperterrito nella sua attività illecita che coniugata alla riluttanza nei confronti della detenzione domiciliare ha costretto il giudice, su proposta dei carabinieri, ad ordinarne l’arresto ed il trasferimento nel carcere di Catania Piazza Lanza.

 

  • I carabinieri della stazione di Bronte hanno arrestato il 28enne Gianluca Longhitano di Maniace (CT), in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. L’uomo, già condannato dai giudici etnei per furto aggravato in concorso, reato commesso a Bronte il 22 dicembre 2014, dovrà scontare la pena comminatagli equivalente a 2 mesi e 18 giorni di reclusione. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.